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Settembre 2012

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Contenzione

di Girolamo Digilio. ” .. La contenzione meccanica (legare il paziente al letto o comunque immobilizzarlo mediante camicie di forza, vari tipi di fasce o “fascette”, catene, manette, ecc. ) delle persone con sofferenza mentale rappresenta una grave limitazione della libertà personale che era praticata largamente negli Ospedali Psichiatrici e costituiva praticamente l’unico strumento di “cura” attuato perlopiù con intenti punitivi e di demolizione della personalità “perversa” del paziente. Purtroppo anche oggi è praticata troppo diffusamente, soprattutto nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC), ma anche nelle strutture che ospitano persone anziane e/o non autosufficienti. La contenzione non è un atto medico, non ha alcuna valenza terapeutica ..”