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(Ex ospedale psichiatrico di Aversa, foto di Antonio Fortarezza)


Agosto 1945. Giovanni Sai,  Direttore dell’Opedale Psichiatrico di Trieste e  annessi Istituti, nell’agosto 1945 riprendeva il tradizionale invio alla Provincia di Trieste descrivendo l’ultimo periodo bellico. Nel complesso dei dolorosi eventi che avevano colpito la popolazione manicomiale,  il  Direttore rievocava quello che era stato l’episodio più drammatico:

A fine dicembre del 1944 si presentarono due ufficiali delle S.S. germaniche chiedendo le distinte  di tutti gli ebrei ricoverati negli ospedali di San Giovanni, ed affermando di essere a conoscenza  del fatto che vari israeliti perfettamente sani, erano stati accolti – connivente il direttore e il primario Costantinides – all’Ospedale psichiatrico per sottrarsi a eventuali misure restrittive disposte da parte delle autorità tedesche. I due agenti delle S.S. vollero difatti interrogare tutti gli ebrei ricoverati all’Ospedale psichiatrico e, dopo gli interrogatori, parvero convinti di essersi trovati di fronte a dei veri ammalati. Senonché il 28 marzo 1944, nelle ore meridiane, un gruppo di agenti delle S.S. entrò con un’autocorriera nello stabilimento, nonostante le proteste dello scrivente chiedente l’esibizione di un ordine scritto  e firmato che autorizzasse il loro procedere. Irruppero nei padiglioni dell’Ospedale psichiatrico e dei cronici caricando in tutto i 37 israeliti (24 psichici e 13 cronici) sull’autocorriera che partì per ignota destinazione. Ai sofferenti erano state fatte a tempo iniezioni di morfina, giacché i soldati delle S.S. cacciavano anche gli ammalati gravissimi nella corriera, senza alcuna pietà per le loro sofferenze e il loro strazianti lamenti. Lo scrivente chiese ripetutamente agli agenti dove conducessero quei disgraziati, ma non ebbe alcuna risposta. Li vedemmo partire colla ambascia nel cuore, ben sapendo che non li avremmo rivisti mai più.”

(G. Nemez, Dopo venuti a Trieste, Storie di esuli giuliano-dalmati attraverso un manicomio di confine 1945-1970, Collana 180/Circolo cultura istro-veneta, Alpha Beta Edizioni, Merano, 2015)

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