matite colorate

di Federico Scarpa

-Federico è stato un collaboratore attento e prezioso del Forum salute mentale. Ha introdotto parole ed esperienze che hanno dato e danno senso alle ragioni stesse di quanti operano nel campo della salute mentale e si battono per opporsi al rischio di perdita di diritti, libertà e dignità di coloro che vivono l’esperienza.

Il Forum intende, oggi, ripubblicare in tre parti un suo testo, scritto a conclusione di un percorso di formazione e conoscenza sulle possibilità di rimonta e di guarigione, un lavoro che si è sviluppato attraversando i centri di salute mentale di Trieste e che si è concluso con un documento molto ricco e articolato. Qui Federico, a nome degli altri componenti, si propone di pubblicare il risultato del lavoro del gruppo.

I contributi di Federico in forma saggistica, narrativa e documentaria sono numerosi. Sarà impossibile non tenerne conto.-

A molte persone che stanno vivendo momenti di grandi difficoltà la guarigione potrebbe apparire qualcosa di impossibile, alcuni nutrono ancora molti dubbi sul parlare di guarigione; noi crediamo invece che si debba immaginare ciò che vorremmo, che si debbano fissare obiettivi a breve, medio e lungo termine, che la guarigione dovrebbe essere l’orizzonte verso cui muoversi, proprio come l’utopia.

Tuttavia la realtà è mutevole e sfuggente. Ogni caso fa storia a sé, ogni situazione è differente e le esigenze sono tante e di tutti i tipi. Ecco la difficoltà fondamentale: la salute mentale è un fatto puramente soggettivo. Non esistono due persone uguali, non esistono due casi uguali, due ricette uguali. Ecco perché si parla di “servizio tagliato su misura”.

Ma cos’è la guarigione? Esistono persone guarite? Nelle cartelle cliniche è mai stato scritta questa parola: guarito/a?

Il Gruppo Recovery è giunto alla conclusione che si arriva alla guarigione attraverso tappe diverse: assistenza nella crisi, farmaco, volontà della persona che sta male di risolvere il problema, capacità della persona che sta male di riconoscere il problema, ricostruzione o potenziamento della rete sociale, imparare a “stare nel mondo”.

Per molti “stare nel mondo” significa conformarsi o omologarsi, ma tutti dovremmo accettare il fatto che “stare nel mondo” non significa propriamente questo, significa invece iniziare a capire l’altro, gli altri punti di vista, saper mediare tra ciò che è e ciò che vorremmo.

Siamo consapevoli che si tratta di un processo di maturazione che fatica a fare anche una persona che non ha avuto una psicosi o una depressione, ma è l’unico processo evolutivo possibile non solo per le questioni della salute mentale. Il mondo è luogo complesso, confuso, competitivo e dobbiamo imparare a vivere e sopravvivere in un simile contesto. Ecco cos’è “stare nel mondo”, ecco cos’è guarire.

(continua)

Write A Comment