avereIsola di San Servolo, il 14 maggio 2016 (ore 10.00 – 16.00).

L’incontro si svolgerà all’interno della VII edizione del“ Festival dei matti” 13/16 maggio 2016 ( www.festivaldeimatti.org).

Dopo i Forum di giugno 2015 a Pistoia ci vedremo a Venezia il 14 maggio 2016 partendo dalle conclusioni del Forum di Pistoia del 4-5-6 giugno 2015

Il Forum di Pistoia, l’ VIII Forum Nazionale (vedi), si concluse con tre impegni di lavoro per i mesi a venire:

  1. promuovere la campagna per l’abolizione delle contenzioni,
  2. avviare dei percorsi per contrastare l’involuzione ormai progressiva ed insopportabile dei servizi di salute mentale nel nostro paese,
  3. proseguire nel difficile cammino dell’applicazione della legge ‘81/2014 per portare a compimento  la chiusura “ per legge” degli Ospedali psichiatrici Giudiziari,
  4. Proposte per superare l’insopportabile disomogeneità tra le varie regioni d’Italia che si configura come arretratezze e povertà profonde aree dove le cose vanno meglio, almeno in esperienze più avanzate nelle stesse singole regioni.

La campagna contro le contenzioni “…e tu slegalo subito” è ufficialmente partita il 21 gennaio di quest’anno con la presentazione al Senato della Repubblica. E’ stato costituito un cartello di numerose associazioni nazionali ed è stato elaborato un documento che per primi hanno firmato tutti i rappresentanti delle varie associazioni, più altre autorevoli persone a titolo personale. Contestualmente all’avvio della campagna è stata attivata una rete di social con uno specifico sito web “etuslegalosubito.com”. Immediatamente sono giunte centinaia di adesioni, di singole persone o di associazioni, e si stanno attualmente svolgendo iniziative locali su tutto il territorio nazionale. Sull’andamento della campagna discuteremo per fare il punto e per individuare eventuali miglioramenti del percorso.

Lo smantellamento, oggi più manifesto di ieri, delle politiche e dei servizi di salute mentale. La riduzione di troppi CSM a sciatti ambulatori; la trasformazione di troppi SPDC in luoghi di segregazione dove la contenzione fisica si pratica, dove più e dove meno, e dove le porte sono rigorosamente chiuse; troppi centri diurni ridotti a luoghi di esclusione soft che infantilizzano le persone e le strutture residenziali che servono più a togliere “ ingombro e seccature” ai CSM che possono tranquillamente fare la loro pulita attività piccolo-ambulatoriale.

Nel 2003 fondammo il Forum e mettemmo in chiave la frase “coprire la dissociazione tra quello che si dice e quello che si fa”. Allora si osservava un certo pudore da parte degli operatori a parlare delle cattive pratiche in corso; oggi anche quel pudore, già allora ingiustificato, sta venendo meno celandosi dietro alla questione della progressiva riduzione delle risorse, la quale costituisce solo un aspetto del problema, sorvolando completamente sull’altro: un’involuzione paurosa delle culture di salute mentale.

In questi servizi “poveri” le persone scompaiono, scompare qualsiasi possibilità di ripresa, scompare qualsiasi forma di cura che non sia la sola e brutale somministrazione di psicofarmaci, intervallata da ricoveri nel SPDC, di collocazioni, con modalità a-temporali e spesso prive di senso, in strutture “cosiddette terapeutiche”, di permanenza i centri diurni completamente distanti da una salute mentale di comunità.

La chiusura degli OPG è l’altro tema su cui il Forum è stato ed è tutt’ora impegnato nel cartello di StopOpg e, come del resto abbiamo sempre affermato con consapevolezza, il percorso è lungo ed irto d’ostacoli. Oggi siamo al commissariamento di alcune regioni che non hanno ancora ottemperato agli obblighi della legge 81/2014 e il governo ha nominato Franco Corleone commissario unico del Governo per le procedure necessarie al definitivo superamento degli  ospedali psichiatrici giudiziari.

Infine a Pistoia ci fu modo di discutere circa la necessità di investire la politica e le istituzioni delle proprie responsabilità, della necessità di riportare la salute mentale nell’ambito più generale della questione dei diritti, del welfare, della giustizia e della qualità delle cure. Per fare ciò bisogna chiamare la politica e le istituzioni, a partire dal Parlamento e dalle regioni sino ai Comuni, facendo appello alla loro sensibilità e responsabilità. La necessità di regole ed indirizzi vincolanti per le regioni , legando risorse a politiche ed organizzazioni dei servizi, è una necessità che non è più rinviabile. Avviamo una discussione sul percorso: PO nazionale, DDL, o altro.

Su questo, ed eventualmente su altro,  dovremo confrontarci al Forum di Venezia.

Vito D’Anza, portavoce nazionale del Forum

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