Dieta-dellorologio123 marzo, ventitreesimo giorno

di Filomena Principale

Carissimo Presidente della Repubblica, Sergio MATTARELLA

Mancano otto giorni alla scadenza dell’ennesima proroga che prevede la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari. Otto giorni di questo marzo ventoso, in cui il Comitato STOP OPG ha rivolto appelli e indetto iniziative per sensibilizzare, e richiamare soprattutto, la responsabilità delle Istituzioni ad evitare ulteriori rinvii ponendo fine allo scandalo che queste strutture rappresentano per la nostra collettività.

Oggi, 23 marzo 2015, sono di staffetta per un digiuno, che tante voci del Comitato e non, stanno portando avanti perché il nostro Paese – tra le tante riforme di cui necessita – sia liberato da questo oltraggio alla coscienza civile di tutti noi. Tale è la condizione aberrante, che riguarda 1.500 nostri concittadini dei quali 350 potrebbero uscire fin da ora.

Non ci danno rassicurazioni, né i ritardi nell’applicazione del DCPM 1 aprile 2008 sul trasferimento delle competenze sanitarie e delle attrezzature della sanità penitenziaria al servizio sanitario nazionale, né i tagli decisi dal Governo, per sanità e sociale che rendono sempre più difficile interventi equi in tutte le Regioni, tenuto conto per altro, delle differenti risorse impegnate da queste ultime, ed in capo alla loro titolarità in materia sanitaria.

Una condizione dunque che, sommata alle recenti sentenze della Corte Costituzionale sulla pericolosità sociale – che non può essere definita una volta per tutte, come se fosse un attributo di quella persona e di quella malattia, ma messa in relazione ai contesti, alle opportunità di cure, alla disponibilità di risorse e servizi – e sulla incostituzionalità della non applicazione di misure alternative all’internamento in OPG, rappresentano, come ebbe a dire il Suo predecessore, “un autentico orrore indegno di un paese appena civile”.

E allora Presidente, mentre assaporo questo primo accenno di primavera bagnata di pioggia – perché oggi altro non posso fare – e penso alle donne e agli uomini, privati della loro libertà personale da quei servizi ed interventi che dovrebbero invece, qualificare l’assistenza nei servizi di salute mentale, mi sono tornate in mente le parole che ha pronunciato nel Suo discorso di insediamento, richiamando nei volti delle donne e degli uomini, dei bambini e degli anziani, dei malati, di chi soffre, quel “patto costituzionale” che mantiene unito il Paese e riconosce a tutti i cittadini i diritti fondamentali.

Franco Basaglia in “L’utopia della realtà”, sosteneva “Quello che si deve arrivare a capire è che il valore dell’uomo, sano o malato, normale o anormale, va oltre il valore della salute e della malattia, della normalità e dell’anormalità. Se il valore è l’uomo, la salute e la normalità non possono rappresentare la norma dato che la condizione dell’uomo è di essere sano e insieme malato, normale e insieme anormale”; io penso che sia un pensiero efficace se solo riuscissimo a tenere insieme, nell’attuale legislazione, tutti i pezzi che questa materia devono affrontare e gestire: dalla Magistratura al Servizio Sanitario con il DSM, alle Regioni. Un piccolo sforzo su un programma ben dettagliato che il Comitato STOP OPG ha tradotto in piattaforma di lavoro e sulla quale Presidente, alzi forte l’appello che …… dal 1 aprile si cambia verso!

Grazie

Filomena Principale – Segreteria SPI CGIL PUGLIA

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