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da “Vita”Continua la serie di VITA sulla salute mentale all’interno dei penitenziari italiani, con un’intervista a Giuseppina Paulillo, direttrice dell’unità operativa complessa “Residenze psichiatriche e psicopatologia forense” a Parma, che racconta come può avvenire la presa in carico di chi ha un problema psichiatrico prima di entrare in carcere e di chi lo sviluppa tra le mura della cellaIn che modo sono – o dovrebbero essere – seguiti gli autori di reato con disturbi psichici?…

da quotidiano sanitàIn Veneto arriva il “Family Doc” ovvero il Medico di famiglia a pagamentoLo si legge nel portale: “Si chiama Family Doc, ed è un servizio di medicina interna in regime privato, con un tocco di simpatia e calore familiare. Con noi, sentirsi a proprio agio è la norma, al costo di 50 euro”. Sindacati e Ordini dei medici veneti parlano di privatizzazione. I sindacati: “Dopo l’ingresso di soggetti privati all’interno degli ospedali ora…

Appuntamento a Roma il 22 e 23 novembre, per il Convegno nazionale dell’U.N.A.S.A.M.L’Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale, in occasione del trentennale della sua nascita, 30 anni di presenza e di ostinato e infaticabile lavoro con le famiglie, i servizi, le istituzioni… invita a ritrovarsi in tanti. Per chiedere, di fronte alle sempre più urgenti criticità emergenti e alla latitanza delle istituzioni, risposte non più rinviabili, per garantire su tutto il territorio nazionale…

La lettera, sottoscritta da 150 medic*, denuncia con parole amare lo stato dell’arte della sanità in Lombardia. Che poi non è così diversa da quanto è accaduto o sta per accadere in tutte le altre regioni italiane“Questa settimana è iniziato l’evento Bergamo Brescia città della cultura italiana 2023. C’è un bellissimo video di presentazione che si apre con due immagini emblematiche: la processione dei carri dell’esercito che portano via le salme da Bergamo e l’ospedale…

La lettera appello alle istituzioni è firmata da 91 direttori dei dipartimenti di salute mentale. La lettera è indirizzata alle più alte cariche dello Stato, tra cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Ministro della Salute Orazio Schillaci, i presidenti di Camera e Senato Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa oltre al Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Raffaele Donini. “Le condizioni drammatiche nelle quali stiamo sempre più scivolando consentono ai DSM…

Giorgia Meloni ha commentato duramente la pessima figura da “Repubblica delle banane” che avrebbero fatto fare all’Italia i sanitari che hanno disposto lo sbarco a terra di tutte, ma proprio tutte, le persone migranti irregolari che si trovavano a bordo della nave “Humanitas” di una ong tedesca e della nave “Geo Barents” di una ong norvegese. Il governo italiano ha investito di invettive e insulti le due ong perché si sarebbero prestate a fare da…

schermata-2021-06-12-alle-23-42-16“Se a Trieste la storia riscrive la Basaglia” di Massimo Recalcati
La Stampa, 7 giugno 2021
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La riforma psichiatrica di Franco Basaglia, conosciuta come Legge 180, approvata nel maggio del 1978, è stata probabilmente la riforma più significativa, se non l’unica, figlia della grande contestazione del ’68. Essa ha avuto nella città di Trieste il suo epicentro geografico e politico. E’ questa una cifra simbolica di grande rilievo: nella città italiana che più di tutte porta con sé il valore, anche traumatico, dell’esperienza del confine, si chiude il manicomio come luogo di segregazione brutale della follia per ricordare alla vita della polis che essa – la follia – non è l’indice di una vita che si è disumanizzata, ma un’esperienza dove la condizione umana trova una sua espressione tragica ma fondamentale. Basaglia lo ripeteva spesso: la follia non è una malattia del cervello, ma una manifestazione della vita dell’uomo. Il movimento che ha portato alla chiusura dei manicomi nel nostro paese e all’idea di un servizio per la salute mentale radicato sul territorio (al di là dei limiti incorsi nella sua effettiva applicazione), e’ stato un movimento non solo interno alla storia della psichiatria, ma anche più ampiamente filosofico e politico: liberare il folle dalla violenza dell’istituzionalizzazione che tendeva a cronicizzare la malattia, sottrarlo al destino del confinato, dell’emarginato, dello scarto della società. Grande opera, dunque, di inclusione, di riscatto anche civile, di riapertura dei confini.

Di Gabriele Di Luca Matteo Tenni (44 anni) è morto il pomeriggio del 9 aprile, poco dopo le 18, a Pilcante di Ala (TN). L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, in base ad una prima ricostruzione, non si era fermato all’alt di una pattuglia dei Carabinieri. I militi lo hanno quindi inseguito fino alla sua abitazione. Tenni – già conosciuto dalle forze dell’ordine – è entrato nel garage e ha preso un’accetta che ha rivolto contro l’auto…

Di Jessica Masucci [articolo pubblicato sull’Espresso il 22 marzo 2021] Da vent’anni non investiamo una quota adeguata del budget sul disagio psichico. E ora servono più psicologi nelle scuole e nelle asl Se si cercano le parole salute mentale nelle 168 pagine del Piano nazionale di ripresa e resilienza del 12 gennaio scorso, il Recovery plan italiano, non si ottiene alcun risultato. Eppure attivisti globali e locali, familiari dei pazienti, psichiatri, psicologi, tutti coloro che…

Di Luisa Pozzar [articolo uscito su Avvenire il 23 febbraio 2021] La pandemia impone di superare il modello Rsa per un sistema misto. «C’è bisogno di quella che noi chiamiamo la città che cura, dove pubblico, terzo settore e altri enti sociali lavorano insieme». Il 30 aprile, termine previsto per la presentazione dei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (Pnrr), è ormai dietro l’angolo. Tra i diversi soggetti che a suo tempo si erano autoconvocati…