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Buone e cattive pratiche

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di Fabrizio Starace

Ringrazio Keller per il commento all’articolo “Salute Mentale, la mappa del disagio” pubblicato nel Sole24Ore Sanità del 13 febbraio u.s. Le questioni che pone meritano a mio avviso un supplemento di riflessione. Anch’io non credo che “da quando non c’è più il manicomio c’è più gente che soffre”: sarebbe effettivamente paradossale solo immaginare un’ipotesi del genere, e non c’è bisogno di scomodare Sir Michael Marmot per affermare che l’aumento del disagio e dei problemi di salute mentale della popolazione costituisce fenomeno globale che rinvia al più ampio tema delle disuguaglianze e dei determinanti sociali. E tuttavia, chi sia genuinamente interessato a perseguire il benessere della comunità non può non interrogarsi sulla diffusione dei c.d. “disturbi psichiatrici comuni” e sulla reale capacità che il sistema di welfare ha di individuarli, comprenderli, e realizzare le migliori strategie di cura e assistenza.

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Appuntamento giovedì 15 febbraio alle ora 9 per una passeggiata tra bellezze naturali e castelli vicino ad Umbertide

Una passeggiata tra le bellezze della natura e i castelli costruiti dall’uomo. Una camminata per mettere in relazione gli ospiti del Centro Kaos, le famiglie, gli operatori e i cittadini. Giovedì 15 febbraio ritornano gli appuntamenti con “Kaos in cammino” con una passeggiata nei pressi di Umbertide, lungo un percorso ad anello nello scenario naturale che avvolge i castelli di Serra Ranieri e di Serra Partucci, sotto la direzione di una guida esperta.

bugie-bambini-696x392La misura quanto mai discutibile è stata adottata in 200 scuole in Germania e sta scatenando polemiche, dividendo esperti, educatori e psichiatri: «Ricordano le camicie di forza». Si tratta di una misura controversa: un giubbotto pieno di sabbia che li aiuta a rimanere fermi. Lo apprendiamo dal Corriere della Sera. I giubbotti  pesano da 1,2 a 6 kg e costano tra i 140 e i 170 euro. l’iperattività è in aumento tra i bambini I bambini iperattivi sono in aumento, ma gli esperti mettono in guardia:

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Funziona da 20 anni sul territorio della ASLTO3 che conta 600mila abitanti fra i quali sono state già attivate 50 accoglienze in famiglia

Il servizio I.E.S.A. è rivolto a pazienti psichiatrici in attesa di una soluzione di reinserimento; si presenta come un servizio di inserimento di pazienti all’interno di famiglie ospitanti volontarie definite «foster families», che decidono di ospitare all’interno di casa loro una persona in stato di necessità, in cambio di un bonus economico erogato dall’Asl che si aggira intorno ai 1000 euro.

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IL 1° FEBBRAIO A MILANO IL SECONDO CONVEGNO NAZIONALE
SUI FIGLI DI GENITORI CON UN DISTURBO PSICHICO

Salute mentale, prevenzione, genitorialità e figli: questi fra i temi chiave del secondo convegno italiano sui figli di genitori che soffrono di una patologia psichiatrica.
Essere una mamma o un papà con una fragilità psichica può avere serie conseguenze sulla vita dei propri figli e sul loro benessere psicologico, se non sono adeguatamente supportati. Spesso restano invisibili nel loro dolore e per questo vengono definiti “Forgotten Children”, i figli dimenticati.

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L’entusiasmo di Donata dai Nobili e degli operatori del Centro Diurno di Monte Sant’Angelo anche quest’anno, al quarantesimo anniversario della legge 180, ha riproposto il progetto di inserimento lavorativo riabilitativo per nove persone, denominato “Il lavoro è guarigione sociale”.
L’Assessorato alle Politiche Sociali di Monte Sant’Angelo, il Centro Diurno “Genoveffa De Troia” ed il Centro di Salute Mentale di Manfredonia hanno voluto, ancora una volta, umanizzare il percorso terapeutico-riabilitativo, restituendo ai concittadini con disagio psicosociale e psichiatrico i diritti di cittadinanza.

reb 2Nella terminologia medica e infermieristica, e in psichiatria, si parla di contenzione fisica o meccanica per definire l’immobilità totale o parziale di una persona in cura, attraverso l’uso di cinghie, lacci, fascette, spallacci, cinture, polsini, corpetti, sedie di contenzione o altri mezzi, più o meno sofisticati.Merita sottolineare che la contenzione fisica è stata abolita e vietata nel carcere dalla riforma penitenziaria

14c3aec1a8_3195232_medEugenio Borgna, decano degli psichiatri italiani, con bruciante semplicità definisce la contenzione fisica come: “l’essere legati, sottratti a ogni libertà possibile e immersi in uno spietato isolamento”e anche “la contenzione frantuma ogni dimensione relazionale della cura, e fa ulteriormente soffrire esistenze lacerate dal dolore, e dall’isolamento; e la contenzione scende come lacerante ghigliottina sulla loro vita psichica: ricolma di sensibilità e di fragilità, di nostalgia della vita e della morte”.