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Franco Basaglia sarà molto felice di quanto ha fatto nella vita e sarà molto felice di me, per ciò che ho fatto e per ciò che sto facendo nella mia vita.  Ieri, era l’8 marzo, la festa delle donne e di mattina sono stata al Centro di Salute Mentale Maddalena a fare l’iniezione che, per il mio disturbo psichico, devo fare mensilmente. Sono entrata da una porta aperta, rimasta lì un po’ di tempo e…

dal sito di Giacomo Doni “Si usano gli specchi per guardarsi il viso, e si usa l’arte per guardarsi l’anima.” scriveva George Bernard Shaw. E questo Eleonora, ma chiamata da tutti Nori, lo sapeva benissimo. Nata in una famiglia borghese nel 1902, aveva un fratello, Alberto, e una sorella, Bice, più piccoli con cui aveva un legame straordinario. Straordinario come il rapporto che aveva con l’arte. Durante il periodo degli studi Nori si accorge di gestire con difficoltà l’emotività,…

Come augurio per questo Natale, il regalo di un’immagine da “Il canto dell’altalena” (edito da Piédimosca e Al3viE), prezioso libro di Anna Maria Farabbi, che, da poeta qual è, ci accompagna in un viaggio “nell’origine del canto occidentale, della poesia occidentale che nasce nel mito”. Per entrare nel profondissimo… Come nel profondissimo entra l’immagine della bambina che compare nelle prime pagine. Ci narra, Anna Maria Farabbi, del suo incontro nel paese di montagna dove andava da ragazzina,…

dal sito di Giacomo Doni 34 anni. Questa è l’età che aveva Lia Traverso quando morì in manicomio per una “Grande Febbre”. 34 anni, 12410 giorni: età sufficiente per mettere in piedi una rivoluzione che è rimasta indelebile nella memoria. L’ospedale psichiatrico annienta giorno dopo giorno l’identità di questa giovane ragazza; emotivamente distrutta riversa in un diario tutti i suoi pensieri, la sua rabbia, i suoi istinti attraverso testi e disegni. Giornate scandite dagli stessi ritmi fra lavoro,…

Leggo questa lettera … Spettabile Redazione Forum Salute Mentale,da tempo soffro di depressione maggiore grave, a cui si è aggiunto un disturbo borderline di personalità.Mi permetto di segnalarvi un problema, o meglio un disagio, forse avvertito anche da altri pazienti affetti dal mio stesso disturbo. Si tratta di questo. Quando avviene un fatto efferato di cronaca nera (e questo si verifica oggi purtroppo continuamente), quasi sempre il colpevole viene definito – alla televisione, sui giornali e…

dal sito di Giacomo Doni Tutto cominciò nel 2007. Era una fresca e soleggiata giornata di Marzo quando varcai per la prima volta l’ingresso del manicomio di Imola: l’Osservanza. Una schiera di padiglioni identici, una geometria meticolosa di architettura manicomiale, come se la normalizzazione del comportamento passasse attraverso gli spazi dove i pazienti vivevano. Padiglioni identici, strade identiche. Cielo cemento terra. Cielo cemento terra. In manicomio si perdeva l’identità e respirando quell’atmosfera si percepiva esattamente tutto questo. Ricordo quegli…

Margherita (il nome è di fantasia) è una donna immigrata dall’Africa. Vive in Sardegna con un figlio che cresce da sola, in un piccolo appartamento, strappando l’affitto a uno stipendio precario. Quando perde il lavoro, l’angoscia del quotidiano diventa sempre più pressante: le paure di perdere il permesso di soggiorno, di vedersi sottrarre suo figlio, di essere rimpatriata verso una famiglia che non sente più sua, diventano una presenza costante che si concretizza nelle voci…

Confrontandosi e interrogandosi a proposito di Bruno Peppe dell’Acqua e Francesca de Carolis F. Ha detto di aver impiegato più di un giorno per riprendersi dallo shock e trovare la forza di mettere nero su bianco quello che ha visto. Irene Testa, garante regionale dei detenuti, in Sardegna, dopo aver incontrato Bruno nella struttura Aias di Cortoghiana, nel Sulcis-Iglesiente, dove è ricoverato. Bruno, affetto da picacismo, si spiega, che significa la tendenza a ingerire di…

da Repubblica 28 novembre 2023. Invececoncita, blogautore Sono tornata a casa e ho trovato in un pacco la cosa più bella, sorprendente e commovente da molto tempo in qua. Più passa il tempo e più è difficile, purtroppo, sentire quell’emozione che – si dice, e quando succede è fisicamente così – allarga il petto. Ecco, è stato un libro. Ma no, non alzate gli occhi al cielo. E’ come quando trovi un baule a casa…

Vivere l’esperienza del disturbo mentale per molti, tanto all’interno delle mura domestiche e ancor prima nel proprio essere più intimo, tanto in un mondo complicato per chiunque, fatto di relazioni non semplici che la “malattia”, quando vi fa il suo ingresso, va a evidenziare quasi fosse una lente di ingrandimento ad altissima definizione. All’improvviso, nulla più sembra potersi trascurare, nascondere, non vedere o fingere di non vedere. Né si può nascondere dietro il muro, di…