harry_truman_1946_900x350edWe have done pitifully little about mental illnesses

Di Allegra Carboni

Negli Stati Uniti è dai tempi di Harry Truman, nel secondo dopoguerra, che si discute sotto varie forme di finanziamenti pubblici all’assistenza psichiatrica e di leggi di riforma sanitaria. Truman si appassionò alla causa della salute mentale perché aveva vissuto in prima persona i combattimenti della Prima Guerra Mondiale, aveva sperimentato sulla propria pelle la devastazione, lo shock, lo sconvolgimento, il dolore per la perdita, il trauma che accompagnavano a casa tutti quelli che facevano ritorno dalla battaglia. Questo interesse non lo trattenne da sganciare due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, ma lo portò il 19 novembre 1945 ad affermare davanti al congresso che we have done pitifully little about mental illnesses. Con la firma di Truman sul National Mental Health Act nel 1946 si incentivò per la prima volta la ricerca sulla salute mentale e nel 1949 venne costituito il National Institute of Mental Health (NIMH), che è ancora oggi una delle più grandi organizzazioni di ricerca al mondo dedicate alle malattie mentali. C’è da dire che, nonostante gli sforzi, le condizioni di vita di coloro che vivevano l’esperienza del disturbo mentale e che si ritrovavano rinchiusi negli istituti psichiatrici non migliorarono.

Nell’immagine: Harry Truman nel 1946

[continua]

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