SALERNO (26 gennaio) – Chiude il reparto di Psichiatria dell’ospedale di Vallo della Lucania. La decisione è stata presa dal neo responsabile del reparto, Antonio Mautone, dopo che nei giorni scorsi il gip del Tribunale di Vallo della Lucania , Nicola Marrone, aveva disposto l’interdizione temporanea dalla professione per 14 infermieri e medici del reparto, compreso il primario Michele Di Genio.

Al centro dell’ordinanza del gip, l’inchiesta sulla morte di Francesco Mastrogiovanni, l’insegnante cilentano di 58 anni deceduto nel reparto di psichiatria del nosocomio vallese dopo quattro giorni di ricovero per un tso (trattamento sanitario obbligatorio).

Secondo gli inquirenti, infatti, l’insegnate sarebbe morto in seguito a contenzione farmacologica e fisica durata oltre ottanta ore. Di qui, la decisione del neo responsabile di chiudere il reparto, per l’impossibilità di salvaguardare adeguatamente la salute dei pazienti e l’impossibilità del rispetto dei turni.

Dei cinque pazienti ancora presenti questa mattina in reparto, tre sono stati dimessi perchè non necessitavano più di cure, e due sono stati trasferiti nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Polla-Sant’Arsenio.

Con la chiusura del reparto psichiatrico del San Luca di Vallo della Lucania, restano attivi in provincia di Salerno i reparti di Psichiatria dei poli ospedalieri di Salerno, Nocera e Polla-Sant’Arsenio.

«Non si tratta di una chiusura definitiva ma limitata nel tempo, direttamente collegata alla sospensione dei quattordici operatori che non sono al momento sostituibili per le note limitazioni del turn-over della struttura commissariale. Il reparto sarà nuovamente disponibile ed attivo appena potranno essere di nuovo utilizzate le risorse professionali allo stato sospese. Naturalmente saranno garantiti i Lea ed i servizi di assistenza con il funzionamento dei centri di salute mentale e del secondo reparto di psichiatria». È quanto precisa il subcommissario sanitario Walter Di Munzio.

(da Il Mattino.it)

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