viaggio_mc12-25 NOVEMBRE 2013

Si è concluso “Il viaggio di Marco Cavallo nel mondo di fuori per incontrare gli internati”. Il grande cavallo azzurro di cartapesta (alto quasi 4 metri) che nel 1973 a Trieste ruppe i muri del manicomio di San Giovanni dando il via all’inarrestabile processo di cambiamento e alla Legge 180. Marco Cavallo, diventato storia della libertà riconquistata dagli internati e della possibilità che le persone hanno di realizzare i propri desideri, è rientrato ieri a Trieste. Partito da qui il 12 novembre da Trieste, ha viaggiato in tutta Italia attraverso 10 Regioni: Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Liguria, Toscana, Sicilia, Campania, Lazio, Abruzzo, Emilia Romagna e Lombardia. È entrato nei sei manicomi giudiziari e ha fatto tappa in alcune delle sedi dei nuovi mini OPG e a Roma. 16 le città che ha toccato in 13 giorni di viaggio per oltre 4.000 km.

L’iniziativa, promossa dal Comitato stopOPG e dalle Edizioni alphabeta Verlag con la loro Collana 180 – Archivio critico della salute mentale, ha ricevuto anche la medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Tre chiari obiettivi nel messaggio di stopOPG: chiedere la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, dire no ai mini OPG o manicomi regionali e chiedere l’apertura di Centri di Salute Mentale h24.

Molto positivi i risultati ottenuti. Ancora una volta Marco Cavallo ha aperto varchi nel muro del manicomio – oggi degli Opg – che è anche il muro della discriminazione, dei diritti e della dignità negati. Il muro che separa i “folli rei” dalla piena cittadinanza non e’ ancora abbattuto: per farlo bisogna abolire le parti del codice penale che mantengono separati i destini dei “matti” da quelli dei “sani”.

Ma si sono aperti due varchi importanti. Il primo a livello istituzionale/nazionale con la possibilità, finalmente, per stopOPG di lavorare con senatrici, senatori e deputati del nostro Parlamento, per correggere la rotta sulla chiusura degli Opg, preferendo alle Rems (Residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza ovvero mini OPG) Progetti Terapeutico Riabilitativi Individuali, con dimissioni e misure alternative alla detenzione (come peraltro già prevede la legge e due sentenze della Corte Costituzionale), cui dedicare i finanziamenti che la legge dispone. Non dimenticando che cio’ vale sia per gli internati in Opg e sia per i detenuti in carcere.

Il secondo varco è quello che si è aperto nei territori dove é passato Marco Cavallo, facendo incontrare e mobilitare insieme, lavoratrici e lavoratori della salute mentale, cittadini-utenti, familiari, giovani studentesse e studenti, Sindaci e rappresentanti delle Amministrazioni locali. Tutti uniti per affermare che la piena cittadinanza per tutti vuol dire più servizi sociali e sanitari, lavoro, casa, relazioni umane, vera inclusione. Allora la psichiatria diventa un tassello per affermare la salute mentale, parte di un grande mosaico sociale che restituisce diritti e dignità ad ogni persona. Come dimostra la nota diffusa questo pomeriggio dall’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino che, a seguito del confronto ospitato a Palazzo Reale per salutare Marco Cavallo ha dichiarato che: “La chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG) deve essere accompagnata da soluzioni rispettose della dignità e dei diritti delle persone. Per questo, anche da Milano, diciamo no ai cosiddetti mini-OPG, che ripropongono la logica dell’internamento. E chiediamo che vengano potenziati i Centri di salute mentale, nei quali sviluppare inclusione sociale, lavorativa e abitativa. Però il Governo deve mettere a disposizione le risorse adeguate, altrimenti tutto ricadrà sui territori che, ancora una volta, verrebbero lasciati soli ad affrontare i problemi in modo emergenziale”.

Il 28 novembre l’incontro tra una delegazione di ‘StopOpg’ – costituita da Stefano Cecconi (Cgil nazionale), Peppe Dell’Acqua (Forum Salute Mentale), Denise Amerini (Fp Cgil nazionale), Valerio Canzian (Unasam), Girolamo Digilio (Unasam), Mariagrazia Giannichedda (Fondazione Basaglia), Patrizio Gonnella (Antigone), Francesca Moccia (Cittadinanzattiva) – e la presidente Boldrini è stata così l’occasione per fare un primo bilancio al termine del tour di Marco Cavallo. Occasione nella quale alla presidente della Camera di Montecitorio sono state ribadite le motivazioni alla base del tour di Marco Cavallo. Il Comitato StopOPG si è reso disponibile, e lo ha sollecitato, ad un confronto con le commissioni competenti della Camera: per fare in modo che la chiusura degli Opg sia accompagnata da progetti di cura e riabilitazione così da permettere dimissioni delle persone internate e misure alternative alla detenzione, e per rivedere le norme del codice penali che mantengono in vita l’Opg abbattendo finalmente l’ultimo muro della logica manicomiale.

“Vi ringrazio per l’attività di sensibilizzazione che state svolgendo in giro per l’Italia non solo sugli Opg, ma più in generale sulla disabilità”, ha risposto la Presidente Boldrini. Per quanto riguarda in particolare gli Opg, la Presidente della Camera ha assicurato il suo impegno perché il tema possa trovare attenzione nelle prossime settimane a Montecitorio: “inviterò le Commissioni Affari sociali e Giustizia ad ascoltare le vostre denunce e le vostre proposte”.

Lo scorso 21 novembre il Comitato stopOPG aveva incontrato anche il Presidente del Senato Pietro Grasso, la Vicepresidente del Senato Fedeli e la Presidente della Commissione Sanità Emilia Grazia De Biasi.

Con Marco Cavallo hanno i libri della Collana 180 – Archivio critico della salute mentale. Un’iniziativa editoriale di Edizioni alphabeta di Merano, che vuole riconoscere le tante cose che in questi anni sono avvenute nel campo della salute mentale. Muove i suoi primi passi da Trieste per percorrere la vasta rete delle buone pratiche, incontrare la storia del cambiamento delle singole persone e raccontare le straordinarie imprese sociali che si sono sviluppate intorno alla questione psichiatrica. La Collana 180 interpreta un bisogno di conoscenza e cerca di sviluppare un “pensiero critico”. Entra nel mercato editoriale nel 2010: una scommessa non facile, che però Aldo Mazza, direttore di Edizioni alphabeta Verlag, ha accettato disponendone con professionalità l’inserimento nel proprio catalogo. La Collana si articola intorno a 4 grandi aree tematiche: Narrazioni, Riproposte, Attualità, Traduzioni. www.alphabetaverlag.it/180

“Il viaggio di Marco Cavallo nel mondo di fuori per incontrare gli internati” è realizzato in collaborazione con Regione Autonoma FVG, Provincia di Trieste, Dipartimento di Salute Mentale di Trieste, Comune di Muggia, Porto Livorno 2000, e con il patrocinio dell’Acri – Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa. Il progetto è stato realizzato grazie al fondamentale contributo di Siae e di Fondazione Cariplo.

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