(Fabrizio Gifuni interpreta il Dialogo di Marco Cavallo col Drago di Montelupo)
(Fabrizio Gifuni interpreta il Dialogo di Marco Cavallo e il Drago con gli internati di Montelupo)

di Vanessa Postacchini.

FORUM SALUTE MENTALE: ribadiamo la richiesta di chiusura degli OPG attraverso misure alternative, la proroga decisa dal Governo permetterà di continuare a cercare i percorsi più giusti per le persone

Aprire inoltre Centri di Salute Mentale h24 e realizzare cure con Budget di Salute personalizzati invece che per prestazioni.

Definitiva chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), prevedendo misure alternative personalizzate, in questo senso la proroga decisa dal Governo permetterà di continuare a riflettere sui percorsi migliori per le persone piuttosto che realizzare i “miniOPG regionali”. Aprire Centri di Salute Mentale (CSM), luoghi aperti e accoglienti aperti almeno 12 ore, con la sperimentazione di CSM 24ore per ogni Provincia, dove non sono ancora presenti, per rafforzare la rete delle risposte. Queste le principali richieste lanciate in occasione del decennale del Forum Salute Mentale, che si è concluso oggi a Roma, riproponendo la salute mentale come diritto primario di cittadinanza e prospettando la relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sul SSN come agenda per il prossimo Governo.

Altre richieste riguardano in particolare: interventi di cura non per singole prestazioni, ma secondo Budget di Salute destinati a progetti terapeutici riabilitativi individuali; riconversione dalla spesa residenziale protetta verso un abitare assistito comprendente al massimo sei persone; Servizi di Diagnosi Cura (SPDC) piccoli e in rapporto stretto con il territorio, caratterizzati da porte aperte e senza contenzione, ancora praticata nei due terzi delle strutture; organizzazione di Forum decentrati, soprattutto in Sicilia, Puglia, Lazio, territori in cui ci si vuole impegnare maggiormente.

Nel contesto dei tagli degli investimenti per il Servizio Sanitario Nazionale, l’Italia è agli ultimi posti rispetto alla spesa per la salute mentale, che corrisponde al 3-3,5% di quella complessiva, rispetto al 5-6% che si ritiene sia necessaria. Più della metà delle risorse, fino all’80%, viene inoltre perduto in sedicenti strutture residenziali private, dove risiedono circa 20mila persone, con tempi di degenza che possono durare fino a diciotto-venti anni, alimentando disabilità, cronicità e social breakdown.

“Il bilancio dei dieci anni trascorsi è comunque in positivo, siamo qui per affermare che la legge 180, grazie all’azione culturale e pratica del Forum, ha vinto – dichiara Peppe dell’Acqua, già direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Trieste – Lo testimonia la relazione finale della Commissione Marino, che ha reso patrimonio collettivo ciò che noi diciamo da 30 anni, e potrebbe diventare l’agenda per la salute mentale del prossimo governo. Siamo riusciti a far uscire dal sommerso pratiche illegittime, come ad esempio la contenzione e i Trattamenti Sanitari Obbligatori, “crimini di pace” quotidiani davanti agli occhi di tutti. Ma senza dimenticare quanto sta accadendo in termini di eccellenze e protagonismo da parte degli utenti”.

“La prima urgenza però – dichiara Giovanna Del Giudice, membro del Comitato StopOPG – riguarda la chiusura degli Opg, per cui il Governo ha appena deciso una proroga che rimanda al 1 aprile 2014. Da parte nostra, in attesa del cambiamento del Codice di Procedura Penale, continuiamo a chiedere che i finanziamenti previsti per l’apertura dei “miniOPG regionali” siano invece assegnati ai Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) per i Budget di Salute Individuali, con l’obbligo di presa in carico e la realizzazione di misure alternative. Riteniamo quindi che la proroga appena stabilita possa permettere di continuare a cercare i percorsi più giusti per le persone, piuttosto che realizzare le strutture previste dal Governo”

L’impegno per la chiusura degli OPG, dunque, continuerà e si concretizzerà con una mini maratona, da svolgersi in giro per l’Italia dal 12 al 18 maggio 2013. L’iniziativa sarà guidata da Marco Cavallo, il cavallo azzurro frutto di un’opera collettiva realizzata dentro il manicomio di Trieste, ai tempi di Franco Basaglia, e che divenne il simbolo della volontà di liberare i malati di mente.

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