12360244_458379761035812_4542085336907912224_nCon l’apertura della pagina Facebook si è aggiunto un altro tassello verso l’apertura della campagna contro le contenzioni che sarà ufficializzata nella conferenza stampa del 21 gennaio a Roma. In realtà è dal 6 di giugno 2015, durante Forum Nazionale Salute Mentale di Pistoia, quando fu lanciata l’idea di promuovere una campagna contro questa odiosa e illegale pratica che la campagna ha iniziato a prendere forma. Tante iniziative, dibattiti e confronto si sono già svolti attraverso le presentazioni dei libri di Giovanna Del Giudice e Piero Cipriano, con dibattiti svolti con Grazia Serra, Peppe Dell’Acqua, Stefano Cecconi, Fabrizio Starace, Grazia Serra, Gisella Trincas, con giuristi e magistrati, con associazioni di utenti e familiari, e tanti altri. Io stesso ho partecipato a diverse iniziative come Forum Nazionale Salute Mentale.
Tante adesioni sono già arrivate e tante altre stanno arrivando. La pagina Facebook ha già centinaia di adesioni , oltre mille. Pensiamo di arrivare alla data del 21 gennaio 2016 con migliaia di adesioni e di tanti testimoniali, i contatti sono in corso, a sostegno della campagna. Il lavoro inizia adesso e ognuno può contribuire a far crescere il dibattito, con le proprie esperienze, capacità, sensibilità e convinzioni.
Il grosso del lavoro inizia adesso. Buon lavoro a tutti noi.

Vito D’Anza, Forum Nazionale Salute Mentale

facebook-like-logoClicca “mi piace” alla pagina facebook della campagna “…. e tu slegalo subito”

Il testo dell’appello:

“La contenzione si nasconde nei luoghi della cura. Una pratica che è il terrore e l’incubo di uomini e donne, di vecchi e bambini, di tutti quelli che vivono la fragilità delle relazioni, il dolore della solitudine, l’isolamento, il peso insopportabile della loro esistenza. La contenzione non solo impaurisce, ferisce, umilia chi la subisce, ma anche gli operatori sanitari (medici, infermieri), che, non più soggetti portatori di competenze, a­ttività, relazioni, sono ridotti ad un ruolo di freddi custodi. Bisogna liberare entrambi, abolendo le fasce. La rabbia, il dolore, l’impotenza, l’umiliazione che le persone legate devono vivere sono così profondi che a fatica riescono a raccontare ….” (leggi tutto)

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1 Comment

  1. murgiadome

    Perché non si parla molto di malattia mentale in televisione?Secondo il mio parere bisognerebbe parlarne di piu’.

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