1393826_10202379617277335_211125453_nRiportiamo il resoconto del Coordinamento per Quarto sulla tappa genovese di Marco Cavallo.

Giovedi e venerdì 14 e 15 novembre con la CGIL, Palazzo Ducale, il Teatro dell’Ortica e il gruppo Stranitá, abbiamo accolto Marco Cavallo nella nostra Genova.

Il cavallo azzurro ha infatti iniziato un tour nazionale che lo vedrà testimone in diverse città,  per ribadire l’impegno in favore della  chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e per rinnovare lo spirito della legge 180 che, chiudendo i manicomi, restituì dignità e cittadinanza alle persone malate di mente, rendendo migliore l’intero paese.

Marco Cavallo é stato accolto nel tardo pomeriggio di giovedí da molte persone in Piazza De Ferrari, malgrado una pioggia improvvisa che non ha consentito di svolgere per intero l’accoglienza programmata. Dopo il saluto dell’autoritá presente, Clizia Nicolella Consigliera Comunale, un generoso Mauro Pirovano ci ha coinvolti nell’interpretazione del monologo del Cavallo stesso e un altrettanto generoso Peppe Dell’Acqua ci ha spronato a portare avanti il messaggio di speranza del quadrupede azzurro.

Nella mattinata seguente, in barba alle previsioni meteo, in un’aria tersa e frizzante che solo il maestrale genovese repentinamente puó regalare, Marco Cavallo lasciava il Palazzo Ducale alla volta del Salone dell’Orientamento ABCD: lí poteva mettersi in mostra e raccontare la sua storia a centinaia di ragazzi  e bambini che affollavavano la Fiera di Genova per l’occasione. Solo un paio di ore e poi di nuovo in viaggio verso Quarto, verso l’ex Ospedale Psichiatrico di Quarto, momento conclusivo della tappa genovese dove in molti lo attendevano con ansia ed impazienza. Qui il Cavallo entrava con eleganza e sicurezza, seguito dalla folla si faceva strada verso il vecchio complesso ottocentesco, facendo diversi inchini per superare ostacoli imprevisti, percorreva il lungo corridoio arrivando di fronte al Centro Sociale; lí prendeva fiato, dialogava con i presenti e faceva merenda, per poi ripartire alla volta di Livorno.

In questa tappa genovese il cavallo azzurro, capace quarant’anni fa di sfondare il muro di cinta del manicomio di Trieste, ha ribadito la sua capacitá di essere simbolo di libertà, uguaglianza e fraternitá.

Marco Cavallo ci ha esortato a superare gli ostacoli, le barriere, i muri e i recinti che prontamente siamo capaci di erigere in virtú delle nostre paure, paure di cui spesso non siamo neanche consapevoli, paure che alcuni invece manipolano con astuzia, per negare le diversitá e opporsi alle grandi opportunità che l’incontro é capace di generare.

Marco Cavallo, che vogliamo ringraziare per aver fatto visita alla nostra cittá, ci ha ricordato come i simboli siano importanti e necessari per continuare a tenere insieme le diversitá, nel continuo tentantivo di cercare nuove soluzioni per la salute mentale, la convivenza e la democrazia, affinché la corsa di ognuno non si fermi nella paura di incontrare l’altro.

Continuiamo pertanto a credere nella possibilità di usare la parola e il dialogo come struttura simbolica, capace di tenere uniti il lavoro delle Istituzioni, in questo caso Locali, con i bisogni e le necessità dei cittadini, con l’auspicio di veder concretizzato quell’accordo di programma, messo insieme nel luglio scorso, che permettera’ di cominciare ad immaginare per l’ex OP di Quarto un futuro di aggregazione ed integrazione per il Levante  e la città di Genova.

Coordinamento per Quarto.

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