mini_opg7 Le ragioni del viaggio di Marco Cavallo nel mondo di fuoriFranco Rotelli in un incontro a Empoli con l’allora senatore Marino nell’estate del 2012 : “(…) non per essere massimalisti, ma perché abbiamo capito in questo paese, l’ha capito Franco Basaglia per primo, che gli ospedali Psichiatrici vanno chiusi, che la cura delle persone con problemi di salute mentale deve essere fatta dentro a procedure di inclusione sociale e non dentro luoghi separati dalla comunità.

Per noi la cura passa attraverso l’inserimento sociale, e non ne può prescindere.

Non ci sono dei luoghi più o meno belli che separatamente dai contesti sociali possono trattenere le persone a lungo per essere curate.

Non sono i camici bianchi quelli che qualificano le strutture.

Creerebbe ancora una volta un ostacolo culturale formidabile, se queste strutture che oggi tutti condannano venissero riverniciate a nuovo dentro una vecchia logica di “dove li metto” e fossero legittimate a contenere le persone.

Le persone con problemi di salute mentale non hanno bisogno di luoghi dove devono stare, se non a casa propria, se non nei propri luoghi, i luoghi dove la libertà di sé possa essere arricchita dai servizi, arricchita dall’aiuto degli altri, arricchita da gruppi, famiglie, associazioni.

Se perdiamo questo patrimonio culturale, se perdiamo il baricentro del discorso, perdiamo tutto il lavoro di 40 anni. (…)

Svuotiamo questi contenitori in tutte le misure in cui riusciamo a svuotarli.

Svuotiamo questi contenitori.

Evitiamo di prefigurare nuovi contenitori migliori o migliorati, perché non ci possono e non ci devono essere, perché il concetto di pericolosità non sta in piedi, il concetto di totale incapacità di intendere e di volere non sta in piedi, il concetto di proscioglimento non sta in piedi, non stanno in piedi i presupposti culturali scientifici e teorici di questa questione.

E se noi diamo una risposta apparentemente meno abbietta al problema, non facciamo altro che aggravare il problema, non lo risolviamo, non ne risolviamo neanche una parte.

Senatore Marino, avete fatto un lavoro preziosissimo, avete rimesso al centro questa gravissima questione, mi raccomando, ci raccomandiamo, non facciamola a pezzi, non dimentichiamo i nodi culturali che ci sono dentro, non mettiamoli da parte per una certamente buona intenzione.

Bisogna farlo questo qualcosa, subito.

E mettiamone fuori “tanti”, il più possibile.

Obblighiamo i dipartimenti, i comuni, le regioni, a riportare a casa questi cittadini.

Restituiamo il volto e la storia e il diritto, la cittadinanza, la dignità.”

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