image001Per la Salute Mentale: uscire dalla logica manicomiale, diritti, doveri e cittadinanza.

Esprimiamo grande preoccupazione a proposito del testo di un comma del Disegno di Legge “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento penitenziario” art. 1 comma 16 lettera d AC 4368, approvato al Senato e ora in discussione alla Camera AC 4368, che, se confermato, rischia di riaprire la stagione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (Opg). Viene infatti ripristinata la vecchia normativa disponendo il ricovero di detenuti nelle Residenze per le Misure di Sicurezza (Rems) come se fossero i vecchi OPG.

A pochi giorni dalla chiusura dei manicomi giudiziari, così le Rems rischiano di diventare a tutti gli effetti i nuovi Opg, travolgendone e stravolgendone la funzione. Vanificando lo straordinario lavoro degli operatori che ha portato in questi mesi ad oltre 500 dimissioni. E smentendo la grande riforma che ha chiuso gli OPG, la legge 81/2014, che vede nelle misure alternative al detenzione, costruite sulla base di un progetto terapeutico riabilitavo individuale, la riposta prevalente da offrire. Non abbiamo chiuso gli OPG per vederli riaprire sotto mentite spoglie.

stopOPG propone perciò una nuova staffetta del digiuno, durante la discussione del DdL alla Camera, per ottenere lo stralcio della norma in questione.

Di enorme significato è la decisione dell’ex Commissario unico per il superamento degli OPG Franco Corleone di avviare la staffetta del digiuno i giorni 12, 13 , 14 aprile. Su www.stopopg.it la pagina dedicata alla staffetta.

Per aderire alla staffetta del digiuno scrivere all’indirizzo redazione@stopog.it “nome e cognome, città, ev. associazione di appartenenza, ev. incarico-professione”

Il comunicato integrale:

Il comitato nazionale stopOPG riunitosi a Roma il giorno 10 aprile 2017 dichiara:

  • esprimiamo grande preoccupazione a proposito del testo del Disegno di Legge Giustizia (articolo 1 comma 16 lettera d), approvato al Senato e ora in discussione alla Camera AC 4368, che, se confermato, rischia di riaprire la stagione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (Opg). Viene infatti ripristinata la vecchia normativa disponendo il ricovero nelle Residenze per le Misure di Sicurezza (Rems) come se fossero i vecchi Ospedali Psichiatrici Giudiziari OPG.
  • Così, se non si rimedia, saranno inviati nelle strutture regionali, già sature, i detenuti con sopravvenuta infermità mentale e addirittura quelli in osservazione psichiatrica.
  • A pochi giorni dalla chiusura dei vecchi Opg, così le Rems rischiano di diventare a tutti gli effetti i nuovi Opg, travolgendone e stravolgendone la funzione. Vanificando lo straordinario lavoro degli operatori che ha portato in questi mesi ad oltre 500 dimissioni. E smentendo la grande riforma che ha chiuso gli OPG, la legge 81/2014, che vede nelle misure alternative al detenzione, costruite sulla base di un progetto terapeutico riabilitavo individuale, la riposta prevalente da offrire. Non abbiamo chiuso gli OPG per vederli riaprire sotto mentite spoglie.
  • Il problema che si vuol risolvere è garantire le cure troppo spesso ostacolate o negate dalle drammatiche condizioni delle carceri? E’ giusto! Ma Il diritto alla salute e alle cure dei detenuti non si risolve così. Occorre che si rafforzino e si qualifichino i programmi di tutela della salute mentale in carcere e che il Dap istituisca senza colpevoli ritardi le sezioni di Osservazione psichiatrica e le previste articolazioni psichiatriche.
  • E soprattutto si devono potenziare le misure alternative alla detenzione.
  • Così invece, moltiplicando strutture sanitarie di tipo detentivo dedicate solo ai malati di mente (le REMS come contenitore unico), riproduciamo all’infinito la logica manicomiale. Il rientro di queste persone nel carcere (o comunque nel “normale” circuito delle misure alternative alla detenzione) serviva e serve proprio a ridimensionare il ruolo del cd “binario parallelo”.
  • E ancora, è gravissimo che le persone c.d. ex art. 148 CP (con sopravvenuta malattia mentale in carcere) siano reclusi in gran parte a Reggio Emilia e a Barcellona Pozzo di Gotto senza rispettare il principio della territorialità.
  • Chiediamo ancora una volta un intervento deciso del Governo per rimuovere quanto inopinatamente la norma in discussione ha disposto, a sostegno del faticoso processo di superamento degli Opg. Ci auguriamo che nella discussione alla Camera dei Deputati ciò avvenga.

Per questi motivi stopOPG decide di:

  1. proclamare una nuova staffetta del digiuno, durante la discussione del ddl Giustizia alla Camera, per ottenere lo stralcio delle norme che riportano ai vecchi OPG (ddl AC 4368 art. 1 comma 16 lettera d). Lo stralcio delle norme è stato richiesto anche dalla Conferenza delle Regioni. Di enorme significato è la decisione dell’ex Commissario unico per il superamento degli OPG Franco Corleone di avviare la staffetta del digiuno (la lettera appello di Corleone). PER ADERIRE alla staffetta del digiuno scrivi a redazione@stopopg.it
  2. sollecitare la Commissione Giustizia della Camera a convocarci in audizione come richiesto
  3. sollecitare la sottoscrizione dell’appello salvate le Rems dallo spettro OPG
  4. riprendere il Viaggio attraverso le REMS e di partecipare al costituendo coordinamento REMS del 18 e 19 maggio a Bologna (Convegno SIEP)

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