Ho ricevuto da Iris Caffelli ed Elisa Toson, che stanno lavorando a costruire un formidabile evento teatrale su manicomi e manicomi criminali, questa lettera. Pensando di trovare altri materiali e suggestioni per la loro ricerca hanno avuto modo di visitare la mostra “Il volto sconosciuto della psichiatria. Errori e orrori” al palazzo Giureconsulti a Milano. La lettera inviata al fatto quotidiano e in altri termini alla Provincia di Milano denuncia le oscure attività del sedicente Comitato dei cittadini per i Diritti Umani che organizza in giro queste oscene cose. Che anche il forum intende denunciare. Del lavoro teatrale dovremo parlare tra breve e con l’attenzione che merita. (Peppe Dell’Acqua)

Vi scrivo per informarvi di una mostra multimediale dal titolo “Il volto sconosciuto della psichiatria. Errori e orrori” aperta al palazzo Giureconsulti a Milano.

La mostra consiste in un filmato della durata di 1 ora e 30 minuti suddiviso in 5 o 6 postazione (ma quale multimedialità!). Il filmato prodotto da una fonte che non viene dichiarata vuole dimostrare il progetto della Psichiatria di manipolare le menti e i comportamenti dell’uomo per fini meramente commerciali. Tutti gli elementi storici raccolti nel filmato sono diretti (e manipolati) per dimostrare questa teoria.

Ho guardato allibita i 13 filmati che mi sono stati propinati. La violenza delle immagini aveva come unica finalità quella di impressionare lo spettatore per poi affermare che la colpa di ciò che si vedeva era della psichiatria. La psichiatria, inoltre, è responsabile delle ultime guerre combattute nell’est europa, del crollo delle torri gemelle, del terrorismo, le stragi americane nelle scuole …

Alla mostra erano presenti alcune SCOLARESCHE! Ho chiesto allibita a una studentessa di che scuola fosse e ho scoperto essere l’istituto che forma assistenti sociali (erano studenti intorno ai 16 anni).

Il filmato aveva una violenza comunicativa che fin da subito mi ha disturbato e insospettito. Ma per documentarmi ho scelto di vederla per intero e alla fine, alla reception mi sono informata meglio su chi fosse veramente il Comitato dei cittadini per i Diritti Umani, organizzatore della mostra e produttore dei filmati. A fatica l’ho scoperto (erano tutti molto reticenti e solo dopo una domanda specifica e diretta ho finalmente ricevuto risposta). Si tratta di un comitato legato al CCHR, organizzazione fondata dalla Chiesa di Scientology. Questo confermava in pieno i miei sospetti sulla qualità di questa operazione mediatica disastrosa sul piano culturale (non è una mostra multimediale, i suoi contenuti sono parziali e chiaramente manipolati dall’ideologia di scientology!)

Al di là del tempo buttato, la cosa che mi ha fatto infuriare è che nessuno dei materiali che pubblicizzavano l’evento all’interno e all’esterno del palazzo, né il filmato, né il materiale info su internet porta MAI il logo di Scientology o in qualche maniera informa che il CCDU è legato a Scientology. Ma la cosa sconcertante è che la mostra è patrocinata dalla Provincia ( a Como è stata patrocinata da Provincia e Regione!) e che grazie a questo patrocinio e al fatto che nascondono di essere di scientology, molti insegnanti portano le scolaresche. Agli studenti sconcertati dalle immagini, viene propinato un messaggio che mischia fatti storici manipolati e fantasie deliranti. Purtroppo questa commistione subdola induce a pensare che il messaggio veicolato sia portatore di verità assoluta. Io stessa ho avvertito un’insegnante lì presente (e piuttosto turbata) che si trattava di un’operazione mediatica di Scientology e lei è rimasta sconcertata e mi ha detto che era venuta alla mostra perché il patrocinio della provincia le era sembrato una garanzia e che ora non sapeva come dire ai genitori di aver portato i ragazzi a vedere un filmato di Scientology così lontano da un obbiettivo didattico e formativo…e intanto altre scolaresche entravano!

Mi chiedo come sia possibile che delle istituzioni avvallino l’agire di organizzazioni legate ad una setta (ricca e potente soprattutto in America) e che accetti di farlo…e per ben due volte! vedi Como) senza obbligarli a metterci la faccia! Purtroppo è lampante, e l’Organizzazione Scientology lo sa bene, che se mettessero la paternità di Scientology, le loro affermazioni perderebbero l’efficacia e la credibilità che pretendono di avere. Senza contare che una mostra di Scientology nessuno andrebbe a vederla (vi assicuro che c’era un grande afflusso di gente…soprattutto studenti!)

La mostra è stata aperta a milano fino al 14 dicembre…credo che si dovrebbe saperne di più su queste numerose associazioni per i diritti umani che Scientology sta aprendo per divulgare i suoi messaggi in forma assolutamente OCCULTA e disonesta!

E forse sarebbe anche il caso di scoprire come hanno avuto il patrocinio della Provincia (a Como anche quello della regione!) e chi sia eventualmente il referente in provincia di questa ricca operazione!

So che nel panorama generale questo fatto ha una gravità relativa ma ho visto che la mostra continua a girare con l’avvallo delle istituzione che sembrano scoprire sempre e solo alla fine (una volta chiusa) la presenza di Scientology dietro tutta l’operazione…guarda caso!

Inoltre in un filmato alla fine della mostra si usano delle interviste e dei documenti di Basaglia e Peppe Dell’Acqua strumentalizzando la questione dell’apertura dei manicomi e della legge 180 per avvallare le teorie sostenute nei filmati della mostra.

L’utilizzo di questi filmati ho scoperto poi non essere mai stato autorizzato da dell’Acqua e tanto meno dagli eredi di Basaglia.

Credo che la gente abbia il diritto di sapere, quando va a vedere una mostra (soprattutto se ha l’avvallo delle istituzioni) chi ne sia il curatore senza che questo venga occultato dietro la facciata di una pia organizzazione dei diritti umani! Lo trovo ingiusto e al limite del disgusto.

Ovviamente quello che dico è supportato da informazioni che facilmente si possono reperire su internet…basta digitare il titolo della mostra e si scoprono molti altarini…(ovviamente solo chi ha avuto qualche dubbio e vuole verificare le fonti…gli altri rimangono semplicemente vittime di questa organizzata e strumentalizzata operazione mediatica!)

Grazie

Elisa Roson

3 Comments

  1. Probabilmente la signora Roson ha visto un’altra mostra, rispetto a quella che ho visto io, oppure era talmente presa dai suoi pregiudizi su Scientology da non vedere che cosa dice la mostra.

    Lei dice che nella mostra si afferma che la psichiatria è “responsabile delle ultime guerre combattute nell’est europa” mentre il filmato spiega che l’influenza delle tesi eugenetiche portate avanti da un noto psichiatra e criminale di guerra Serbo hanno contribuito a creare un clima xenofobo che in seguito ha favorito la guerra. Quando parla delle “torri gemelle e del terrorismo” non menziona che in realtà il video parla dell’uso di sostanze psicotrope e tecniche di lavaggio del cervello (inventate dagli psichiatri) per spingere i terroristi a commettere le stragi. Quando parla delle “stragi americane nelle scuole” dimentica di dire che le persone che hanno compiuto le stragi assumevano psicofarmaci. Tutti fatti documentati e presentati in maniera oggettiva. In realtà solo il CCDU e pochi altri hanno il coraggio di denunciare questi fatti che certo possono risultare indigesti alle persone che lavorano in questo campo.

    Inoltre le ricordo che siamo in Italia e che l’Italia è ancora una democrazia e che la censura della critica è propria dei paesi dittatoriali. Quindi la Provincia ha fatto molto bene ha consentire una mostra scomoda dato che qui non esiste il pensiero unico ed è possibile criticare anche la psichiatria.

    Mi auguro che questo blog sia democratico e che consenta anche l’espressione del dissenso e che il mio commento venga postato. Per la cronaca, i filmati della mostra sono disponibili anche su Youtube e potete andare a guardarveli e poi decidere con la vostra testa.

  2. lauren moreira

    Sapete cosa mi piace della signora Roson?
    Che se sia firmata con nome e cognome.
    Poi parlate di pregiudizi su Scientology. Quale che sia la lettura della mostra, democraticamente insindacabile, anche a me piace sapere chi c’è dietro le manifestazioni. Potrebbe essere un parametro per decidere se partecipare o meno.

    Grazie
    Lauren Moreira

  3. Segnalo che “la mostra” passò anche a Trieste nell’autunno 2010.
    Ricordo, a meno che la memoria non mi inganni, la frase “con il patrocinio del Comune”.

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