Da Pisa la nuova frontiera per la cura dei disturbi del comportamento e dell’umore: vestiti intelligenti in grado di monitorare lo stato del paziente

Nasce al centro interdipartimentale di ricerca “E. Piaggio” di Pontedera il progetto più innovativo per la diagnosi e la previsione dei disordini mentali. E ha la forma di un abito. Ma dotato di sensori ad alta tecnologia, in grado di acquisire segnali fisiologici di chi lo indossa.

Il progetto PSYCHE (Personalized monitoring systems for care in mental health), che sarà presentato domani a Berlino, punta allo sviluppo di un nuovo approccio per il trattamento dei disordini mentali, in particolare del disturbo bipolare, cercando di prevedere e quindi trattare in tempo episodi di depressione o euforia in pazienti affetti da disturbi dell’umore e del comportamento.

“Scopo fondamentale del progetto PSYCHE – spiega Enzo Pasquale Scilingo, ricercatore presso il centro “E. Piaggio” e coordinatore del progetto – è mettere a punto la tecnologia per un monitoraggio costante e personalizzato del paziente anche in ambiente domiciliare o comunque non ospedalizzato, per esempio nello svolgimento delle proprie attività quotidiane, e questo senza creargli disagio o impedimento. Il progetto prevede lo sviluppo di dispositivi di monitoraggio all’avanguardia, tra cui “abiti intelligenti”, che aggiorneranno in tempo reale sullo stato mentale del paziente (depressione o mania) e permetteranno quindi di predire i disturbi sin dalle prime manifestazioni, evitando ricadute e allertando in tempo reale i medici in caso di eventi critici. Altamente innovativo è anche l’approccio, fondato sul consenso e sulla partecipazione attiva del paziente all’uso delle apparecchiature, e quindi al proprio processo di guarigione. Il progetto PSYCHE è ampiamente multidisciplinare e vede coinvolti centri ospedalieri e di ricerca europei, con l’obiettivo di fare attività di verifica direttamente su volontari e pazienti. Altri partner coinvolti sono industrie per la produzione di tessuti hi-tech e università, per portare avanti una ricerca di frontiera sulla correlazione psichica e fisica, volta a ristabilire nei pazienti un equilibrio cognitivo ed emotivo”.

Di sicuro impatto i risultati del progetto, data la vastità del fenomeno dei disturbi del comportamento e dell’umore: secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, infatti, sono 450 milioni le persone che soffrono di malattie neurologiche, psichiatriche, o di disordini del comportamento, e circa il 25% degli abitanti del nostro pianeta presenta, ad un certo punto della propria vita, un disordine comportamentale o psichiatrico.

(da intoscana.it)

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