“I lavori di recupero del padiglione Lombroso da destinare a sede del Museo della

Psichiatria sono in fase avanzata e la fine del cantiere, per un investimento di 2,7

milioni di euro, è prevista per il dicembre 2010. Queste non sono chiacchiere, come

fanno altri, ma fatti concreti” ha detto oggi l’assessore comunale alla Cultura Giovanni

Catellani rispondendo a un’interpellanza con cui il consigliere Nando Rinaldi (Pd),

facendo riferimento a un’intervista del senatore Alessandro Carri, chiedeva di

“conoscere lo stato dei lavori e la conclusione dell’intervento di recupero del Padiglione

Lombroso, individuato inizialmente quale sede della Biblioteca scientifica “Carlo Livi”,

del Centro di documentazione e del costituendo Museo nazionale della Psichiatria; e se

non si intende vagliare l’ipotesi di un ulteriore recupero di un altro Padiglione, sempre

nel comparto dell’ex San Lazzaro al fine di destinare in via prioritaria il Padiglione

Lombroso a vero e proprio monumento per quanto ha dolorosamente rappresentato

durante il periodo manicomiale”.

“Al momento non vi è la possibilità di recuperare il padiglione Esquirol sia perché non è

di proprietà dell’Amministrazione comunale, sia perché non vi sono soldi per farlo – ha

proseguito Catellani – Non è vero poi che l’amministrazione comunale si è limitata in

questi anni a versare soltanto i 12mila 500 euro annui della quota associativa, come

riferito in una recente intervista, perché ha stanziato già 132mila euro a favore del

Centro di documentazione, di cui ben 95mila destinati ad attività varie.

Abbiamo inoltre già realizzato presso i chiostri di San Domenico una mostra sul

patrimonio del futuro Museo della Psichiatria e finanziato un progetto di ricerca sulle

cartelle cliniche che costituisce il primo e unico progetto di ricerca fatto sulle cartelle

del San Lazzaro. La ricerca è oggi documentata da un libro, edito da Bruno Mondadori

nel 2009, che ha già sollevato grande interesse presso gli addetti del settore ed è stato

già oggetto di confronto a Trento. Vogliamo quindi promuovere la ricerca sui temi della

psichiatria e valorizzare il futuro museo e il suo patrimonio. A tal fine abbiamo

realizzato due open day di successo che hanno attratto molto pubblico tra i giovani e

che ci hanno permesso di far conoscere questa parte della storia di Reggio. Per quanto

riguarda invece la convenzione, l’accordo è stato prorogato e la convenzione rivista sarà

finalizzata proprio al museo psichiatria. Tutti gli enti sono pronti a fare le nomine del

comitato scientifico a partire dal gennaio dell’anno prossimo.

Ben venga un confronto con i firmatari dell’appello lanciato da Carri se si vuole lavorare

insieme e fare lavoro di squadra a partire però dalla consapevolezza che la città sta

facendo molto e che le leggi non le promuove l’assessore alla Cultura. Questo è il

compito di chi era parlamentare prima e di chi lo è adesso. L’amministrazione Delrio ha

profuso un impegno senza precedenti a per valorizzare la realtà del San Lazzaro”.

tratto da: http://panizzi.comune.re.it/UfficioStampa/comunicatistampa.nsf/PESIdDoc/24F0D9E07079F0EDC1257694003AB8D7/$file/Museo%20psichiatria%20-%20comunicato%2021.12.09.pdf

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