guarino[Illustrazione di Ugo Guarino]

Di Giovanna Del Giudice

Giovedì 5 novembre 2020 la Sottosegretaria alla Salute on. Sandra Zampa ha riunito il Tavolo Tecnico sulla salute mentale (istituito nel 2019 dal Ministero della Salute), con all’ordine del giorno la presentazione del documento Raccomandazioni per il superamento della contenzione meccanica nei servizi della salute mentale. Il report non rappresenta un verbale della riunione, ma vuole solo condividere i contenuti di un incontro che ha messo al centro il tema del rispetto dei diritti umani fondamentali.

La Sottosegretaria ha avviato l’incontro dichiarando la volontà del Ministero di rilanciare dal punto di vista etico e culturale i servizi rivolti alle persone con esperienza di sofferenza mentale onde garantire un sistema di assistenza rispettoso della dignità e dei diritti e di promuoverne il loro potenziamento e la loro qualificazione.

La Sottosegretaria ha presentato quindi le aree specifiche su cui il Ministero è impegnato:

  • predisposizione di una circolare di indicazioni per il contrasto all’epidemia e per la garanzia di risposte ai bisogni di cura e di inclusione delle persone con sofferenza mentale;
  • attivazione di un gruppo di lavoro, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, per una ricognizione straordinaria sullo “stato dei servizi”, con attenzione all’attuazione della Legge 77/2020, art. 1, c. 4, sull’incremento della spesa del personale per l’assistenza domiciliare integrata;
  • riattivazione dell’organismo per il monitoraggio e il coordinamento delle attività di completamento del processo di superamento degli OPG;
  • impegno per l’organizzazione della II Conferenza Nazionale della Salute Mentale a maggio del 2021, anche attraverso la predisposizione di tre seminari su temi specifici.

Dopo queste premesse è stato presentato il testo delle Raccomandazioni predisposto da Nerina Dirindin, consulente del Ministro sui temi della salute mentale, e Giovanna Del Giudice, presidente della Campagna nazionale per l’abolizione della contenzione …e tu slegalo subito e componente del Coordinamento Nazionale della Conferenza Salute mentale. Il testo presentato si pone come obiettivo il raggiungimento di contenzione zero nei servizi della salute mentale entro il triennio 2021-2023, obiettivo che assume una specifica rilevanza nell’emergenza pandemica in cui si rischia un maggior utilizzo della contenzione nei luoghi di cura. Sono ragioni di natura etica, di sicurezza, di prevenzione e di buon governo dei servizi, come dichiara il Comitato Nazionale di Bioetica, quelle che rendono necessario il superamento della contenzione. In particolare:

  • la diffusa convinzione che la contenzione è pratica antiterapeutica e non sanitaria (Raccomandazioni Conferenza Regioni 2010, Corte di Cassazione 2018);
  • il rispetto della Costituzione, della Legge 180/78 e della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (ratificata dal Governo italiano nel 2009 con la Legge 18);
  • l’evidenza che nei servizi no restraint, dove la qualità della relazione e il clima terapeutico sono migliori, il numero di infortuni di operatori e gli esiti negativi per i pazienti sono minori, così come minore è lo stigma nei confronti del malato e della cura psichiatrica da parte della comunità e degli altri operatori sanitari;
  • la necessità di supportare e appoggiare nel concreto gli sforzi delle Regioni e degli operatori che stanno lavorando in questi anni per il suo superamento;
  • l’urgenza di dare risposta alle richieste delle persone che hanno vissuto l’esperienza della contenzione, dei loro familiari, come le richieste delle associazioni e della società civile nati dopo le morti di persone legate negli Spdc.

Il documento si conclude con sette specifiche Raccomandazioni che interessano le responsabilità dei livelli istituzionali – nazionale, regionale, locale – ma coinvolgono anche le persone con sofferenza mentale, i loro familiari e la cittadinanza tutta. Si parte infatti dalla convinzione che il raggiungimento di contenzione zero è un processo culturale e di organizzazione del sistema dei servizi e non può riguardare solo i luoghi dove la contenzione si attua. Le Raccomandazioni riprendono, integrano e sviluppano le raccomandazioni di documenti istituzionali prodotti dal 2008, dopo l’intervento presso il Governo italiano del Comitato di Prevenzione della Tortura del Consiglio d’Europa che denunciava l’abuso della contenzione nei servizi della psichiatria, indicando le azioni concrete da agire per il suo definitivo superamento, azioni anche da sostenere attraverso incentivi e budget specifici. Durante l’incontro hanno condiviso ed espresso un giudizio positivo nei confronti delle Raccomandazioni l’ANCI, le associazioni dei familiari ed utenti Unasam, l’Aresam, AITSaM, la Federazioni Nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche, l’Ordine degli Psicologi, la Società italiana di Neuropsichiatria (che invierà una nota specifica sulla contenzione negli adolescenti). Le rappresentanti della conferenza delle Regioni e PA hanno espresso apprezzamento per il documento, e hanno dichiarato preferibile partire dalle prime due le raccomandazioni di riconoscimento e monitoraggio del fenomeno. Si è in attesa del parere della Società Italiana di Psichiatria e della Società di Epidemiologia Psichiatrica (quest’ultima ha peraltro più volte dichiarato l’impegno per il superamento della contenzione). Dopo questo passaggio al Tavolo tecnico ministeriale per la salute mentale, è compito della Sottosegretaria alla Salute decidere eventuali integrazioni e in che modo, e in che forma, rendere pubblico il documento.

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