di FLAVIA AMABILE

L’opposizione: un passo indietro di 40 anni. Il Pdl: è un sostegno

Si stava discutendo la riforma della legge Basaglia ieri in commissione Affari Sociali della Camera quando, senza troppi preavvisi, è stato approvato un articolo che ha fatto insorgere l’opposizione: riaprono i manicomi.

Sotto accusa c’è il prolungamento del Trattamento sanitario obbligatorio che cambia nome e potrà avere la durata di quindici giorni contro gli otto attuali. Viene poi «istituito il trattamento necessario extraospedaliero prolungato, senza consenso del paziente, finalizzato alla cura di pazienti che necessitano di trattamenti sanitari per tempi protratti in strutture diverse».

Il trattamento non potrà durare più di un anno. In pratica un nuovo genere di manicomi accusa l’opposizione.

Il relatore del testo, Carlo Ciccioli del Pdl nega. Si va nella direzione, dice, «del sostegno alle famiglie dei pazienti, oggi abbandonate a se stesse, e di una buona e corretta assistenza alle persone che non hanno consapevolezza di malattia e per questo molto spesso evitano di curarsi o di seguire i trattamenti terapeutici prescritti». Massimo Polledri della Lega Nord invita a «superare i tabù ed aprire il confronto».

Ma la polemica è già scattata. «La risorta maggioranza Pdl-Lega ha segnato un passo indietro di quarant’anni – denuncia Margherita Miotto, capogruppo Pd in commissione -. Di fatto il testo votato prevede che il malato di mente venga recluso nei manicomi per lunghi periodi, anche anni, e non prende minimamente in considerazione la cura della malattia psichica. La reclusione dei malati nasconde la patologia e non la cura».

Anche Ignazio Marino del Pd dichiara che il Pdl è «schizofrenico: approva la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari opg e riapre i manicomi». «Rinverdire alleanze elettorali sulla pelle chi è afflitto da malattia mentale è davvero sconcertante», spiega.

E soprattutto dopo aver votato per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari «invece di impegnarsi a valorizzare e sostenere i centri di salute mentale, tentano di infliggere a tanti malati una ingiustizia inaudita, riaprire i manicomi civili».

Decisamente contraria anche l’Italia dei Valori. «L’articolo proposto dal Pdl con l’appoggio della Lega ripristina di fatto i vecchi manicomi. Si tratta di un provvedimento disumano che calpesta la dignità e i diritti delle persone», accusa Antonio Palagiano, capogruppo IdV in Commissione Affari Sociali alla Camera e responsabile Sanità del partito.

Parla di «colpo di mano di una rinnovata e scellerata alleanza Pdl-Lega» la radicale Maria Antonietta Farina Coscioni.

(da La Stampa.it)

Write A Comment