vista_unicaData l’importanza dell’argomento, ripubblichiamo il seguente testo di Peppe Dell’Acqua, tratto dal numero di Aut Aut: “La diagnosi in psichiatria”

Se la diagnosi non è una profezia

“Sono una bipolare.”

Melissa, una giovane donna veneziana

Siamo a Napoli fine anni sessanta, Facoltà di medicina, Clinica delle malattie nervose e mentali. Gli anni e il luogo della mia prima formazione. Il professore apre la fila, dietro di lui l’aiuto, gli assistenti anziani, gli assistenti volontari, gli specializzandi. Gli studenti interni in coda. Tutti in camice bianco. Dal fondo del piccolo corteo vediamo il professore che benevolo, quasi benedicente, con un grazioso accento siciliano, interroga le pazienti del quarto piano: il reparto psichiatrico. La scena si ripete ogni settimana: il giorno del giro. Lo sguardo del direttore, distante e bonario, definisce, cataloga, fissa ogni cosa dentro una diagnostica, una semeiotica, una clinica che solo oggi posso dire quanto fosse rudimentale, anche per quel tempo. Allora ci appariva perfetta, precisa, indiscutibile … (leggi tutto)

DellAcqua357

Il testo è tratto dal numero 357 di Aut Aut, da cui abbiamo pubblicato alcuni saggi invitando, naturalmente, a consultarli tutti. Lo scritto introduttivo di Pier Aldo Rovatti (vedi) e l’intervista di Giovanna Gallio a Benedetto Saraceno (vedi)

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