Aspettando Impazzire si può: per riflettere e vigilare sempre sullo stigma.
UDINE. ÂŤĂ vietato somministrare alcolici agli infermi di menteÂť. Questa lâordinanza comunale per Friuli Doc, manifestazione enogastronomica che ogni anno attira tantissimi visitatori e turisti nella cittĂ friulana.
Inizialmente era stata vietata la vendita di alcolici ai minori di 18 anni. Poi il perfezionamento col divieto esteso anche agli infermi di mente. Un provvedimento retaggio di quel lontano 1930, anno di emanazione del Codice Rocco, che allâarticolo 689, peraltro diversamente rivisitato in questi anni, recita cosĂŹ:
Somministrazione di bevande alcoliche a minori o a infermi di mente
La norma prevede il divieto, da parte di un esercente di un locale pubblico, di somministrare bevande alcoliche ai minori di 16 anni o a persone che appaiono in condizioni mentali tali da pregiudicare le loro capacitĂ di intendere e di volere.
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Viene da chiedersi come sia possibile che il comune di Udine e il suo Sindaco Furio Honsell abbiano preteso addirittura lâobbligo per esercenti ed operatori di pubblici locali di esporre allâinterno dello stand o del locale in modo visibile il seguente cartello: ÂŤĂ vietata la somministrazione di bevande alcoliche a minori di anni 18 o a persone inferme di menteÂť. Come dire: se uno non sta bene non dategli dellâalcool e su questo nulla da dire. Quel che impressiona e fa spavento è che vediamo comparire una definizione intrisa di perizia psichiatrica, di stigma, di pregiudizio e pesantezza, proprio in una regione in cui pensavamo di non dovercene piĂš occupare.
Forse il sindaco Honsell sa definire un infermo di mente, sa riconoscerne i tratti dalle ciglia cespugliose, dallâattaccatura dei capelli, dal naso adunco o camuso, dal mento ritratto o sporgente,  è capace di cogliere i segni dellâinfermitĂ . Allora, se cosĂŹ fosse, dovrebbe preparare gli esercenti, in modo che possano anche loro diagnosticare lâinfermitĂ ictu oculi o che siano autorizzati a chiedere un certificato medico o meglio una perizia psichitrica (che tanto non si nega a nessuno!) prima di vendere un bicchiere di vino.