20/10/2009 Giornale di Sardegna

Santissima Trinità. Fascicolo aperto dopo l’esposto dell’associazione Asarp

Sulle morti in Psichiatria ora indagano i carabinieri

L’inchiesta è un atto dovuto: il primo passo è ricostruire ricoveri e cause del decesso Saranno i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura ad indagare sulle morti all’interno del servizio Psichiatrico di diagnosi e cura dell’ospedale Santissima rinità. Per il momento l’inchiesta resta nelle mani del procuratore della Repubblica Mauro Mura, destinatario dell’esposto inviato la scorsa settimana dalla presidente dell’associazione per la Riforma psichiatrica Gisella Trincas. Non c’è ancora un’ipotesi di reato perché il primo passo è quello di capire se e quanti morti ci sono state a Is Mirrionis, e soprattutto, se siano o meno immediatamente riconducibili a cause naturali o viceversa a presunte negligenze da parte del personale. Al momento non ci sono indizi in nessun senso, dunque si procede con un fascicolo “preliminare”, nella formula degli “atti relativi “, un tempo definito “fatti non costituenti reato”. L’ESPOSTO. Nella lettera di una pagina, indirizzata anche all’assessorato regionale alla Sanità, la Trincas aveva chiesto alla magistratura di chiarire le cause della morte di Luigi Boi, deceduto a 42 anni il 3 settembre nel reparto di Psichiatria 1 di Is Mirrionis. Si era rivolto al pronto soccorso il 30 agosto, in preda ad una crisi respiratoria acuta. Dopo pochi giorni, la Asl 8aveva sottoposto il corpo al riscontro diagnostico: l’esito era sembrato chiaro. L’uomo, affetto da patologie psichiche e cardiache molto gravi, era morto per cause naturali: uno scompenso cardiaco acuto. Ma dopo un mese, l’associazione “Asard” ha chiesto l’intervento della magistratura per verificare che la scomparsa del paziente non abbia a che fare con la terapia farmaceutica applicata in reparto. Lo stesso sospetto che grava sulla morte dell’ambulante ricoverato per un trattamento sanitario obbligatorio, Giuseppe Casu, risalente al 22 giugno 2006: il suo decesso è ancora al vaglio di un giudice. La rincas ha chiesto chiarezza anche su un altro presunto caso di morte – quello di una donna di 70 anni – che si sarebbe verificato nel 2005. Anche su questa scomparsa, però, non vi è alcun elemento di certezza né indizio sospetto.

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