stigma
Lo stigma e la non innocenza dei servizi psichiatrici
martedì, luglio 21st, 2015

di
Vito D’Anza.
Ci sono
parole o espressioni usate, o spesso abusate, che ormai hanno perso senso e significato, e risuonano
vuote alle orecchie di tanta gente. Non in assoluto certo, si tratta di uno "svuotamento" che dipende da quante persone le pronunciano e dal senso che di volta in volta viene attribuito a tali parole. Nel caso in questione mi riferisco a una certa psichiatria, e a certi psichiatri. Parole dette quasi avessero un senso liberatorio immediato e risolutivo, come se fossero magicamente capaci di mettere tutti d'accordo, di conciliare tra loro prassi (e teorie) le più disparate e spesso contrapposte.
L’una e l’altra psichiatria, dalle diverse facce e dagli opposti significati.
Categoria: Buone e cattive pratiche, In apertura | 2 Comments »
“Pitbull”, gli internati dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Reggio Emilia si raccontano a teatro
domenica, febbraio 15th, 2015

di
Anita Eusebi (pubblicato su
Piazza Grande, febbraio 2015)
Sono le 22:30 di un sabato sera qualunque. Ma la compagnia non è una qualunque e neppure il luogo. Siamo davanti ai cancelli dell’
Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Reggio Emilia a salutare i ragazzi ...
Categoria: Da applaudire | Nessun Commento »
Mà t2014: “Le (poche) parole della salute mentale sui giornali. Conversando con Bruno Manfellotto (L’Espresso), Leonardo Tancredi (Piazza Grande) ed Enrico Grazioli (La Gazzetta di Modena)”
domenica, novembre 23rd, 2014

di
Anita Eusebi
“Una persona che attraversa l’esperienza del disturbo mentale rischia di perdere fondamentali diritti personali e sociali. L’impegno di tutti gli attori sociali dovrebbe essere pertanto volto alla difesa e al potenziamento di tali diritti, per garantire le cure, la ...
Categoria: Notizie | Nessun Commento »
Mà t2014: Il doppio filo che lega marginalità e salute mentale (da “Piazza Grande”)
domenica, novembre 9th, 2014

di
Anita Eusebi
Vivere nell’insicurezza espone anche la persona più equilibrata a una condizione di fragilità sul piano psichico. Se n’è parlato durante Mà t, la settimana della salute mentale di Modena
Quando in una situazione di grave difficoltà si finisce per perdere casa, lavoro e affetti, poi cosa resta? «Voglio sperare che al di là delle macerie, al di là delle derive, ci sia sempre una possibilità di approdo», afferma
Cristiano Regina,
autore de La parte che resta, documentario proiettato lo scorso 21 ottobre a Modena nel corso di Mà t – Settimana della Salute Mentale, durante il dibattito
Senza fissa dimora e salute mentale moderato dal
direttore di Piazza Grande Leonardo Tancredi. «È necessario riaggrapparsi con le unghie a quel che è andato perduto, per ritrovare possibilità di relazione e ridefinire una propria identità ».
Un tema delicato quello dei senzatetto, che va affrontato «smarcandosi da un lato dalla dicotomia usuale tra la figura del clochard romantico vagabondo e il nuovo povero, dall’altro dal rischio di scivolare nell’assistenzialismo o nelle istituzioni totalizzanti, con il pericolo della cronicizzazione», sottolinea Tancredi.
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MÃ t2014: “Le parole della salute mentale. Conversando con Eugenio Borgna”
sabato, novembre 1st, 2014

di
Anita Eusebi
“Di persona che non possiede, o non possiede interamente, l’uso della ragione. O anche di persona eccessivamente impulsiva o violentaâ€. Questa la definizione di
matto nel vocabolario Treccani. Poi c’è
folle che sta per “privo di senno, malato nelle funzioni mentali e abnorme per quanto riguarda gli atteggiamenti e i comportamenti che ne derivanoâ€. O ancora
pazzo, e lì la definizione è sintetica e senza ambiguità d’interpretazione: “malato di mente, sinonimo di mattoâ€. Abbondano poi le estensioni di significato, gli usi figurati e proverbiali dei termini, e anche i riferimenti letterari e poetici con citazioni da Boccaccio, Dante, Manzoni, Verga. Persino un verso di Alda Merini. La stessa Alda Merini che probabilmente penserebbe bene di dar fuoco al vocabolario se solo leggesse definizioni di questo tipo. Morale della favola, non una parola, dico una soltanto, all’esperienza di dolore e di sofferenza di chi ancora oggi viene etichettato, più o meno simpaticamente, con questi termini. Ma dunque chi è il matto o il
mà t, per dirla alla modenese?
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Se l’infermo di mente va alla fiera …. e ci trova un’ordinanza dal Codice Rocco
lunedì, settembre 15th, 2014
Aspettando Impazzire si può: per riflettere e vigilare sempre sullo stigma.
UDINE. «È vietato somministrare alcolici agli infermi di mente». Questa l’ordinanza comunale per Friuli Doc, manifestazione enogastronomica che ogni anno attira tantissimi visitatori e turisti nella città friulana.
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IL 28 AGOSTO A UNOMATTINA
mercoledì, settembre 3rd, 2014
di Peppe Dell'Acqua
La lettera di Giovanni Austoni (se vuoi leggere l'articolo clicca
qui) segnala la disinformazione intorno alle questioni della salute mentale.
Niente di nuovo. È la banalità della disinformazione quotidiana. Si parla qui di questo episodio per dire delle centinaia che ogni giorno accadono.
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…MA È INFORMAZIONE QUESTA?
mercoledì, settembre 3rd, 2014

Gentile segreteria del Forum,
non so se sia la procedura corretta quella di scrivere a voi, nel caso ditemi a chi dovrei rivolgermi.
Volevo segnalare un inquietante episodio di disinformazione cui ho assistito questa mattina, facendo zapping in TV e fermandomi per ...
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Gli psichiatri e le loro associazioni in campo per vanificare la legge di proroga
lunedì, maggio 12th, 2014

Considerazioni sulle prese di posizione di una parte dell’establishment della psichiatria italiana in ordine alle modalità di chiusura e superamento degli OPG
di
Luigi Benevelli
Nella discussione in corso alla Camera sulla conversione del Decreto legge 52/2104, ha fatto irruzione il grido di allarme di una parte dell’establishment della psichiatria italiana che intende porre paletti e distinguo nell’attribuzione delle competenze (e delle responsabilità ) della gestione dei percorsi di salute delle persone internate negli ospedali psichiatrici giudiziari.
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Gli psichiatri e le loro associazioni in campo per vanificare la legge di proroga
domenica, maggio 11th, 2014

Considerazioni sulle prese di posizione di una parte dell’establishment della psichiatria italiana in ordine alle modalità di chiusura e superamento degli OPG
di
Luigi Benevelli
Nella discussione in corso alla Camera sulla conversione del Decreto legge 52/2104, ha fatto irruzione il grido di allarme di una parte dell’establishment della psichiatria italiana che intende porre paletti e distinguo nell’attribuzione delle competenze (e delle responsabilità ) della gestione dei percorsi di salute delle persone internate negli ospedali psichiatrici giudiziari.
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