di Ilaria Selenati

La sentenza 22/2022 della Corte Costituzionale

Come dice Stefano Cecconi grazie a questa recentissima sentenza pubblicata a fine gennaio 2022 siamo in un momento “illuminato” per quanto riguarda l’applicazione della Legge 81/2014 e il lavoro per il superamento degli OPG.

La Corte Costituzionale ha riconosciuto la costituzionalità della Legge 81 e la validità del percorso di superamento dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario (OPG), sottolineando come le REMS e le applicazioni della normativa presentino “numerosi profili di frizione con i principi costituzionaliche il legislatore deve eliminare al più presto”, si legge nel comunicato stampa emesso dalla Corte.

Allo stesso tempo la Corte riprende la questione sulle liste d’attesa per l’accesso alle REMS: il problema è presente in diverse regioni d’Italia e va risolto, ma con un approccio strutturale, affrontando i punti deboli della riforma, non certo aumentando i posti.

Non solo REMS

La legge 81 individua nelle REMS (Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza) solo uno degli strumenti in sostituzione agli OPG, da applicare come “extrema ratio”.

Ciò che va potenziato è l’insieme dei servizi sociali e sanitari del territorio, partendo dai DSM dei quali fa parte la REMS: serve un modello forte di salute mentale e comunità!

“Le persone devono trovare risposte nei luoghi di vita quotidiani, allora il successo si fa possibile e più vicino, altrimenti diventa complicato: se tutto è un luogo speciale, un luogo riservato si torna al concetto di stigmatizzazione. – continua Cecconi – Bisogna superare tutte queste specializzazioni e specialità, con l’impegno di tutti: Ministeri, Regioni, Comuni. È un lavoro complicato, ma se non si parte da qui la problematica continuerà a ripresentarsi!”

Come fare?

Un passo molto importante nel percorso di superamento degli OPG e nella realizzazione più compiuta della riforma è stata l’insediamento dell’Organismo di coordinamento relativo al processo di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari istituito dal Ministro della Salute Speranza.

È fondamentale che le decisioni prese siano orientate da questo organismo, affinché le risposte siano coerenti, ponderate. 

La pressione per l’aumento dei posti in REMS deve essere equilibrata e non si deve mai perdere di vista l’obiettivo di potenziare le misure alternative: troppo spesso le persone restano nelle REMS in attesa della “fine della pena” perché non ci sono alternative sul territorio.

Accanto a questo, è indispensabile eliminare i motivi per cui le liste sono così lunghe, come ad esempio le numerose misure di sicurezza provvisorie che 

“alimenta un uso improprio delle Rems, con il rischio di concentrare attenzione e investimenti su queste strutture invece che su percorsi di cura alternativi.”

Infine va portato avanti il nuovo disegno di Legge per il Codice Rocco che propone l’abolizione degli articoli sulla non imputabilità dei “folli rei” che ancora li destina, diversamente dagli altri cittadini autori di reato, al binario speciale delle misure di sicurezza (per maggiori info >>> https://www.societadellaragione.it/campagne/salute-mentale/imputabilita/la-responsabilita-e-terapeutica/

“I muri del manicomio persistono, ma si possono abbattere, ampliando così spazi di libertà e accesso ai diritti.”