La storia di “Tramart”, il video sul tram triestino, a puntate

Il tram non avrà avuto la sua manovratrice, ma il video ce l’ha eccome. È Cecilia Donaggio, che “word” si ostina a correggere in Dosaggio. Tutto sommato non sbaglia, perché la sua non è solo l’arte del fare video e computer-grafica, ma anche di saperli insegnare. Dosando sapere, grinta e rispetto per gli allievi e le loro doti più o meno espresse. E una quantità indefinita di cocciutaggine. Quella che ci vuole per tenere in piedi la baracca, in tempi di forbici che tagliano tutto. Soprattutto ciò che con tanta fatica è stato ricucito. Come questo laboratorio, maturato nel Centro diurno del Dipartimento delle Dipendenze dell’ASS n°1 Triestina e successivamente utilizzato anche in altri ambiti del disagio e dell’emarginazione. Ha rischiato di chiudere più di una volta, salvato in extremis grazie allo scudo di corpi fatto dai familiari associati. Che nelle “buone pratiche” ci credono davvero. Facendo capire a chi se l’è scordato, quanto contino luoghi come questi per i propri figli. Non passatempi, ma seconde opportunità. Terze, quarte e tutte quelle che servono.

-continua-

di Korallina

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