Da domani l’avvio dei primi cinque con attività teoriche e pratiche
CATANIA – Venti tirocini formativi finalizzati all’inserimento lavorativo dei soggetti con disabilità mentale: è questa l’iniziativa che vede in prima linea il Nucleo interventi di rete del Dipartimento salute mentale (Dsm) dell’Asp Catania, nell’ambito di un progetto finanziato dall’assessorato regionale alla Sanità, per il miglioramento dell’assistenza a favore dei soggetti affetti da malattie mentali.
Dopo un’attenta selezione da parte del gruppo di lavoro del Nucleo interventi di rete – costituito dal responsabile Roberto Ortoleva e da Eleonora Romano e Gisella Summa – domani, martedì 1 dicembre, verranno avviati i primi cinque tirocini presso i centri di formazione Anfe (Associazione nazionale famiglie degli Emigrati) e Iraps (Istituto di ricerche e applicazioni psicologiche e sociologiche) di Catania e provincia.
I venti partecipanti, dieci con precedente esperienza lavorativa e dieci che per la prima volta si affacciano nel mondo del lavoro, saranno coinvolti in un percorso della durata di sei mesi: alla formazione teorica curata dall’Iraps – che si occuperà anche delle attività di organizzazione, avviamento e tutoraggio dei corsi – saranno affiancate le attività pratiche, che riguarderanno le mansioni di front-office, di operatori di segreteria e tecnici della logistica. L’Asp Catania provvederà ad un compenso mensile di 250 euro per tutti i tirocinanti. «Il gruppo del Nucleo interventi di rete – spiega il dott. Ortoleva – ha effettuato la selezione attraverso i colloqui preliminari, la somministrazione di schede sul bilancio delle competenze, per i tirocinanti con esperienze pregresse, e test specifici. L’obiettivo è formare e valorizzare le abilità dei pazienti, offrendo loro l’opportunità concreta di acquisire gli strumenti utili per integrarsi nel sistema lavorativo».
«Anche la formazione è una forma concreta di assistenza – afferma il direttore generale Asp Catania Giuseppe Calaciura – rivolgere la giusta attenzione alle categorie più svantaggiate è un segnale importante: la complessità del mondo lavorativo rende necessario seguire i pazienti con disabilità mentale passo dopo passo nel loro inserimento socio-lavorativo. L’iniziativa dei tirocini formativi rientra infatti nel quadro più ampio delle attività che l’Azienda sanitaria provinciale ha già realizzato e continuerà a mettere in campo, per garantire l’assistenza e la tutela necessarie».
tratto da: http://nutrimente2.wordpress.com 30/11/2009