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Abbiamo il piacere di segnalarvi l’incontro pubblico “I Diritti Negati, Salute Mentale, Carceri, Ospedali Psichiatrici Giudiziari”, che si terrà a Cagliari il 10 dicembre p.v.. L’incontro inserito all’interno della campagna di sensibilizzazione del “Mese dei Diritti Umani” è organizzato dall’Associazione dei familiari ASARP, associazione sarda per l’attuazione della riforma psichiatrica in collaborazione con la Fondazione Franca e Franco Basaglia, il comitato Stop OPG, la Conferenza Regionale Volontariato Giustizia della Sardegna e tutte le organizzazioni che…

cuore_pezzidi Piero Cipriano.

Alcuni anni fa pensai di collaborare, nel dopolavoro, come medico volontario, con l’associazione dei Medici contro la tortura.

Andai a parlare col presidente dell’associazione, un anziano medico in pensione, mi presentai, gli spiegai che ero uno psichiatra che lavorava in un SPDC. Uno di quei moderni succedanei del manicomio?, mi chiese lui a bruciapelo. Annuii, scoperto. Uno di quei reparti che, pur collocati in un ospedale generale, pur avendo per legge le stesse caratteristiche di ogni altro reparto ospedaliero, ha le porte sempre chiuse?, mi chiese ancora.

di Anita Eusebi “Una persona che attraversa l’esperienza del disturbo mentale rischia di perdere fondamentali diritti personali e sociali. L’impegno di tutti gli attori sociali dovrebbe essere pertanto volto alla difesa e al potenziamento di tali diritti, per garantire le cure, la dignità e il rispetto di ognuno e, più in generale, per promuovere la salute di tutti”. Questo è quanto si legge nella Carta di Trieste, un noto documento redatto nell’idea di fornire ai…

Giorgio Bignami segnala una nota di Adnkronos, di Sacchetti e Mencacci, di commento alla legge 81. Scrive Giorgio Bignami tra l’altro: “Il messaggio sembra essere ambiguo: da un lato, pur non sostenendo la proroga, di fatto contiene “avvertimenti” inevitabili che la proroga non si attui.  Dall’altro contiene una legittima condanna delle operazioni a favore dei criminal-mafiosi che di fatto danneggiano la causa dei “veri matti”; ma  che tuttavia ha come pricipali protagonisti gli psichiatri forensi…

imageNei primi anni ‘60 ha inizio a Gorizia il lavoro di apertura dell’Ospedale Psichiatrico. Il percorso di cambiamento continuerà a Trieste e porterà nel 1978 alla legge che chiuderà per sempre i manicomi in Italia: la legge 180. Il padre dell’operazione di riforma è Franco Basaglia.

Nel primo reparto vuoto del manicomio di San Giovanni viene organizzato da un gruppo di artisti un laboratorio di teatro, pittura e scultura, in cui si costruisce Marco Cavallo: un grande cavallo.

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Nel film, selezionato nella sezione “Diritti e Rovesci” del Torino Film Festival, la battaglia per gli internati negli OPG che un anno fa è partita da Trieste.

Esattamente a un anno di distanza, la battaglia di Marco Cavallo partito da Trieste, grazie al sostegno di numerose Istituzioni e con una medaglia del Presidente della Repubblica, e che ha attraversato l’Italia in un viaggio di oltre 4.000 km in 16 città italiane (tra le quali le 6 sedi di OPG) per chiedere la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, dire no ai mini OPG o manicomi regionali e chiedere l’apertura di Centri di Salute Mentale h24, è diventata un film “Il viaggio di Marco Cavallo”. La pellicola, della durata di 50 minuti, è stata selezionata al Torino Film Festival per la sezione “Diritti e Rovesci” dove sarà presentata in anteprima nazionale lunedì 24 novembre ore 17.30 (Cinema Massimo 2).

gulliver1di Piero Cipriano.

Dicono che Franco Mastrogiovanni non era uno normale. Dicono che già alla nascita pesava più di cinque chili e misurava oltre sessanta centimetri. Da bambino, anche se non abbiamo notizie circostanziate, si dice che avesse un po’ troppi grilli per la testa. Da adolescente, poi, manifestò del tutto la sua anormalità iniziando ben presto a professarsi anarchico. Ma Lombroso ce l’ha insegnato, con la sua ineguagliata tassonomia (nessun altro li ha descritti così bene): l’anarchico non è uno normale!

Ora, è ovvio che, in contumacia, non lo possiamo desumere che tipo di anarchico fosse il Mastrogiovanni, se un anarchico pazzo, come Giovanni Passannante, o un anarchico criminale, come Ravachol, o un anarchico passionario, come Sante Geronimo Caserio, la testa calda che pugnalò il fegato di Sadi Carnot con un coltellino dal manico rosso e nero. Ecco, forse potrebbe rassomigliare, per il fisico epilettoide, per le mani gigantesche e per un carattere forse gliscroide che l’avrà reso precocemente ossesso per l’anarchia e i tiranni, e per quella sua faccia buona, forse Mastrogiovanni potrebbe rassomigliare proprio al Caserio, non certo al tipo più pericoloso di questa categoria, non certo all’anarchico anarchico: il tipo Bresci. No, come Gaetano Bresci, l’uccisore di re, proprio no.

Quinta edizione dello spettacolo teatrale “Tutti Pazzi per lo Show” con la partecipazione di comici di Zelig, Colorado e altri gruppi milanesi. Lo spettacolo è finalizzato al puro divertimento e alla raccolta di fondi destinati alla promozione di un progetto di viaggio dedicato a un gruppo di giovani, in carico al CPS, che percorreranno alcune tappe del Cammino di Santiago De Compostela. Allo spettacolo sono tutti invitati, e per questo ti chiediamo anche di farci la massima pubblicità!…