Il 14 agosto 2019 apprendendo dell’orrenda fine di Elena scrivemmo tra l’altro:
E le amministrazioni regionali che continuano a redigere linee guida per la corretta contenzione (che, badate bene, è illegale) e a riordinare il territorio riducendo personale, ore di apertura e chiudendo servizi?
E le psichiatrie?
E la Società Italiana di Psichiatria?
Le indagini e il processo, sappiamo già, ricondurranno questa orrenda morte a mancanze del sistema di sicurezza, all’assenza di telecamere di vigilanza nella stanza della contenzione (!), a mancanza di personale, alla negligenza degli infermieri, alla disattenzione di un medico, a carenza di formazione adeguata e specifica per divenire esperti in questa pratica di morte (!).
Tanto per dire che ancora si processeranno persone e procedure.
Le psichiatrie della pericolosità, della contenzione, dell’annientamento, dei protocolli, dei manuali diagnostici, delle distanze quando saranno processate? E da quali tribunali?
A quando la terza rivoluzione?
A quando?