Siracusano: “I ginecologi fanno poca prevenzione”

La Sigo: “Serve il nulla osta di Fazio”

La depressione post partum è un spettro difficile da dominare e controllare. E’ follia che colpisce ogni anno circa 60 mila italiane. Per arginare questo disturbo psicologico la Società Italiana di ginecologia e ostetricia ha proposto l’applicazione del trattamento sanitario obbligatorio (Tso), alle madri a rischio d’infanticidio. Il percorso di cura avverrebbe in modo più ‘soft’ rispetto a quello dei malati mentali, se solo il ministro Fazio emanasse nuove linee guide, non sarebbe nemmeno necessario modificare la legge 180 sulla psichiatria.

Alberto Siracusano, ex presidente della società italiana di psichiatria, è contrario al trattamento: “Il Tso è l’ultimo degli strumenti da applicare in quanto equivale alla sospensione di tutti i diritti della persona e richiede una situazione davvero estrema. Il vero problema è che i colleghi ginecologi prescrivono farmaci anti-depressivi alle donne in attesa considerate a rischio di compiere gesti estremi”.

Immediata la reazione della Sigo: “Un’equipe specializzata potrebbe occuparsi continuativamente 24 ore su 24 delle donne con comportamenti potenzialmente omicidi, tutelando così in maniera efficace sia la madre che il figlio. La depressione post partum si può prevenire e i ginecologi italiani sono impegnati da tempo per diventare sentinelle contro questa triste emergenza”.

V.B.

(da Voce.it)

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