Chieti – Il TAR abruzzese ha confermato la chiusura delle strutture di Villa Pini, respingendo il ricorso e la richiesta di sospensione dell’ordinanza. Semaforo rosso per l’imprenditore della sanità Angelini, che nel frattempo annuncia che non parteciperà a incontri con la Regione o con i sindacati. E’ guerra dichiarata, e in mezzo stanno 1.600 lavoratori senza un euro neppure a Natale, dopo otto mesi di attesa inutile degli stipendi. Il Sindaco Francesco Ricci , ha emesso la seguente nota: “Con Ordinanza urgente nº 704 del 23 settembre 2009 il Sindaco di Chieti ha disposto nei confronti della SRL Villa Pini d’Abruzzo la chiusura delle strutture residenziali per la riabilitazione pscichiatrica di malati ospitati dalla stessa Villa Pini nelle strutture “Ex Paolucci” , sita in Via Picena a Chieti , “Ex Cantatore” sita in Via dei Frentani a Chieti e “Le Villette” e “Padiglione” , site in Via per Torrevecchia a Chieti ordinando alla ASL di Chieti di procedere al trasferimento dei pazienti in altre idonee strutture rispondenti ai requisiti di legge e provvedendo al reperimento ed all’impiego del personale necessario per chiamata diretta.

Con la stessa Ordinanza ha disposto sempre nei confronti della SRL Villa Pini l’interdizione dall’esercizio delle attività sanitarie in materia di tutela della salute mentale in strutture residenziali psichiatriche di cui al DPR 14.1.97.

La SRL Villa Pini ha impugnato avanti al TAR Abruzzo – Sez. di Pescara la predetta Ordinanza chiedendone l’annullamento ed in via di urgenza chiedendone la sospensione .

Il TAR Pescara con Ordinanza in data 17.12.2009 ha disposto la sospensione soltanto della sanzione della interdizione dell’esercizio delle attività sanitarie per cinque anni e pertanto ha accolto l’invocata sospensiva limitatamente agli aspetti sanzionatori rigettando la domanda di sospensione dell’Ordinanza Sindacale di chiusura delle strutture suddette . La disposizione sindacale di chiusura pertanto delle strutture psico riabilitative di Villa Pini esistenti nella Città di Chieti è stata confermata superando pertanto il primo vaglio di leggittimità da parte del Giudice Amministrativo.I pazienti ospitati presso tali strutture sono stati già in parte trasferiti da parte della ASL che dovrà completare il trasferimento stesso entro il 21 gennaio 2010 . Si precisa che la chiusura di tali strutture è stata disposta in conseguenza di indagini ispettive svolte dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute NAS di Pescara nonchè da parte del Dipartimento di Prevenzione Igiene e Sanità Pubblica della ASL di Chieti nonchè del Dipartimento di Salute Mentale della ASL di Chieti nonchè a seguito degli accertamenti in materia urbanistica ed edilizia disposti dall’Amministrazione Comunale di Chieti , VI Settore Urbanistica.

Da tali indagini ispettive e da tali accertamenti sono emerse gravissime carenze di carattere strutturale e funzionale dei requisiti urbanistici ed edilizi nonchè di organizzazione sanitaria tali da comportare l’esercizio dell’obbligo di legge di procedere alla chiusura delle delle predette strutture”.

tratto da: http://www.inabruzzo.com/?p=22576

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