«Francesco Mastrogiovanni aveva esattamente lo stesso disturbo mentale di Francesco Cossiga, che è stato eletto Presidente della Repubblica. Questi uomini hanno una marcia in più rispetto agli altri». Solo che uno è diventato presidente della Repubblica e l’altro è stato ammazzato nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Certo destini e storie diverse, politiche ed umane, ma accomunati dallo stesso male. Nessuno aveva pensato di paragonare Francesco Mastrogiovanni a Francesco Cossiga e a farlo, sotto giuramento, è il consulente Prof. Dott. Francesco Fiore, ordinario di psichiatria all’Università Federico II di Napoli, che non è – come qualcuno potrebbe pensare – il consulente dei familiari di Mastrogiovanni, ma è il consulente della difesa degli imputati, in particolare del dott. Basso e di altri imputati.

Sostiene anche: «Il Mastrogiovanni era persona intelligente, solare, libertario, uomo libero. La sua contenzione la considero un errore, la contenzione è da riservare a casi estremi, è una pratica non ammissibile e non accettabile. Al paziente dev’essere evitata la contenzione, perché lo psichiatra dovrebbe essere un promotore della libertà!». E riconosce: «Fuggire a chi ti vuol togliere la libertà non è essere aggressivo. Ho immaginato Mastrogiovanni e mi sono informato. Era un insegnante di pregio, ottima persona, insegnava con profitto, era amato dagli alunni, aveva una personalità determinata e forte. La sua visione del mondo mi affascina, era per la libertà». E’ un riconoscimento alla vita di Franco Mastrogiovanni pronunziato non da un suo amico, ma da uno che dovrebbe essere un suo avversario, ma che ciò nonostante, per onestà intellettuale, non può fare a meno – capovolgendo i ruoli – di riconoscere le qualità politiche, umane e pedagogiche di Mastrogiovanni e ricorre proprio al verbo «amato» per dire del suo rapporto con gli alunni. Dice anche che i familiari andavano contattati. Invece, alla nipote che voleva visitarlo le fu impedito di poterlo fare.

Il processo potrebbe finire qui, ma continuerà.

Le dichiarazioni sono state rese nell’udienza del 13 marzo 2012. Il prof. Francesco Fiore depone insieme con il consulente Dott. Giuseppe Consalvo, medico legale. A differenza degli altri consulenti hanno acconsentito ad essere ripresi dalle telecamere di Uno Tv di Sala Consilina e di Set di Vallo della Lucania. Il dott. Consalvo non si sbilancia troppo, contesta l’autopsia dei dott. Maiese e Ortano e sostiene che il paziente non è morto per edema polmonare, ma per morte improvvisa, e non è deceduto nella notte del 4 agosto, ma 3-4 minuti prima delle 7,20 e la contenzione non c’entra nulla con la morte. Contro ogni evidenza afferma che aveva delle fasce blande, che gli permettevano di muoversi. Però ammette: «Non posso negare che andava trattato diversamente» e a giustificazione del comportamento dei medici afferma: «La contenzione è stata fatta per impedire al paziente di cadere». Il che significa: dal momento che io penso che tu puoi cadere dal letto, io non ti guardo, ma ti lego e ti lascio legato per ottantatre ore, anzi ti sciolgo – proprio per non farti cadere – sei ore dopo la morte. Più protezione di così? Uno non solo è protetto da vivo, ma è protetto anche da morto. Davvero straordinari i medici del reparto di psichiatria dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania… Per il dott. Consalvo la contenzione è un atto medico, che però va annotato.

Nel corso della deposizione dal PM Dr. Renato Martuscelli non viene fatta alcuna domanda, mentre l’avv. Michele Capano, che rappresenta l’Unasam e sostituisce l’avv. Valentina Restaino, è battagliero e incalza i consulenti.

I difensori degli imputati (sei medici e dodici infermieri) rinunziano a sentire gli altri consulenti che, che tra l’altro, non sono presenti e il Presidente del Tribunale dr.ssa Elisabetta Garzo rinvia il prosieguo dell’udienza a martedì 27 marzo e al 10 aprile per sentire gli imputati, augurandosi di terminare gli interrogatori degli imputati in due udienze. I difensori anticipano che gli imputati in larga maggioranza intendono deporre.

Il Comitato Verità e Giustizia per Francesco Mastrogiovanni

Giuseppe Galzerano, Vincenzo Serra, Giuseppe Tarallo,

Per ulteriori informazioni, si può telefonare a

Giuseppe Galzerano, 0974.62028

Vincenzo Serra, 0974.2662

Giuseppe Tarallo, 0974.964030

www.giustiziaperfranco.it postmaster@giustiziaperfranco.it

APPROFONDIMENTI VARI:

In attesa di poter trasmettere il video con l’intervista dell’avv. Michele Capano, che stigmatizza il comportamento del P.M., alleghiamo la trascrizione della stessa fatta da Vincenzo Serra:

L’AVV. MICHELE CAPANO (LEGALE PARTE CIVILE ASSOCIAZIONE UNASAM IN SOSTITUZIONE DELL’AVV. VALENTINA RESTAINO) AI GIORNALISTI CHE GLI PONGONO DOMANDE SUL CASO MASTROGIOVANNI, RISPONDE:

«E’ UN PROCESSO ANOMALO PERCHE’ SIAMO ORFANI DELLA PUBBLICA ACCUSA.

IL DR. RENATO MARTUSCELLI ANCHE OGGI E PER L’ENNESIMA VOLTA HA TACIUTO!

DI NORMA QUANDO C’E’ IL CONSULENTE TECNICO DELLA DIFESA – COME OGGI – IL PUBBLICO MINISTERO CHE DOVREBBE SOSTENERE LA RESPONSABILITA’ PENALE DEGLI IMPUTATI IN QUESTO PROCESSO – TENTA DI CONTESTARE CONTRADDIZIONI ED EFFETTUARE APPROFONDIMENTI.

PER L’ENNESIMA VOLTA IL DR. MARTUSCELLI NON HA FATTO TUTTO QUESTO.

LE PARTI CIVILI SI TROVANO DA SOLE A SOSTENERE LA PUBBLICA ACCUSA.

PER NOI NON E’ UN ELEMENTO DI SCORAGGIAMENTO, ANZI RAFFORZA LA DETERMINAZIONE A FAR EMERGERE LA VERITA’.

OGGI MASTROGIOVANNI PARADOSSALMENTE DALLE STESSE PAROLE DEL CONSULENTE TECNICO DR. FIORE E’ VENUTO FUORI COME UNA PERSONA BEN DIVERSA DA COME LO STESSO PUBBLICO MINISTERO HA CERCATO DI FARCELO APPARIRE….

SONO UN ESPONENTE DEL PARTITO RADICALE. VOGLIAMO PARTIRE DAL CASO MASTROGIOVANNI PER COLMARE UNA LACUNA ESISTENTE NEL CODICE PENALE ITALIANO.

NEL PROCESSO IN CORSO NON E’ POSSIBILE CONTESTARE IL REATO DI TORTURA PERCHE’ L’ITALIA E’ VENUTA MENO AD UN OBBLIGO INTERNAZIONALE DERIVANTE DALLA CONVENZIONE CUI L’ITALIA PURE HA ADERITO.

VOGLIAMO SOLLEVARE LA QUESTIONE DELL’INADEMPIENZA DELL’ITALIA »

Appena possibile, il video integrale dell’intervista sarà disponibile su You Tube.

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