Saranno stanziati 24 milioni di euro. Serviranno per l’assunzione di personale e il miglioramento delle strutture. Montino: «Finora i servizi psichiatrici tra i più penalizzati dal piano di rientro dal deficit» di R. S.

La giunta della Regione Lazio ha dato il via libera, nei giorni scorsi, al Piano triennale di intervento a sostegno della rete dei servizi per la salute mentale. Previsto un finanziamento di complessivi 24 milioni di euro in tre anni, destinati all’assunzione di personale e al miglioramento delle strutture dei Dipartimenti di salute mentale. Si tratta di: 11 milioni di parte corrente (1 milione nel 2009, 5 milioni nel 2010 e 5 milioni nel 2011), 13 milioni di euro di parte capitale, cioè investimenti (3 milioni nel 2009, 5 milioni nel 2010, 5 milioni nel 2011). Tali risorse saranno integrate da una parte dei proventi della vendita dei padiglioni dell’ex ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà di Roma.

I fondi messi consentiranno di dare risposte immediate e di medio-lungo periodo alle principali criticità maturate in questi ultimi anni. In particolare, i soldi serviranno ai lavori di ristrutturazione dei locali che ospitano i servizi dei 12 dipartimenti di salute mentale nel Lazio; alla riprogrammazione e incremento del personale Asl dedicato e all’aumento dei posti letto di ricovero ospedaliero. «Ciò consentirà – assicurano dalla Regione – di garantire lo standard previsto dei posti di ricovero, nei servizi ospedalieri già esistenti e migliorare le attività di riabilitazione, assistenza domiciliare e reinserimento sociale realizzate dai 58 centri diurni».

«Si tratta del primo atto organico in tema di politiche sulla salute mentale realizzato sull’intero territorio della Regione Lazio – afferma Esterino Montino, vicepresidente della giunta della Regione Lazio –. Il provvedimento, pensato dalla Regione in collaborazione con i responsabili dei Dipartimenti di Salute mentale del Lazio, definisce e finanzia le priorità d’intervento. È stata una scelta indispensabile: in questi anni i servizi psichiatrici sono stati tra i più penalizzati dal piano di rientro dal deficit segnalando la contrazione di personale con tagli fino al 60%. In questo modo sarà finalmente possibile il consolidamento dei servizi di riabilitazione, di assistenza domiciliare e quando necessario di ricovero ospedaliero. Successivamente, con l’integrazione di parte dei fondi della vendita dei padiglioni del Santa Maria della Pietà, sarà possibile pensare alla necessaria innovazione dei servizi in un ottica che preveda la continuità terapeutica per i pazienti. Con particolare attenzione al delicato passaggio dell’assistenza tra i servizi dell’età evolutiva a quella adulta e per l’attuazione dei percorsi di integrazione socio-sanitaria. Un lavoro di programmazione che la Regione dovrà svolgere in collaborazione con la Aziende sanitarie e gli enti locali».

«La Regione Lazio ha deciso di stanziare una somma considerevole per questo progetto che rilancia ambiziosamente il tema della cura della malattia mentale – sostiene Luigi Nieri, assessore al Bilancio della Regione –. È un ulteriore segnale di sensibilità da parte del governo regionale nei confronti degli individui e della categorie più disagiate e un passo in più verso l’idea di un welfare regionale universale».

tratto da: http://www.romasette.it 01/12/2009

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