Roma, 6 nov (Velino) – “L’inaugurazione del Presidio territoriale del DSM cade in giorni molto difficili per l’Amministrazione Regionale, ma questo ci offre l’opportunità di affermare che intendiamo andare avanti e costruire il futuro con atti concreti che rispondano a bisogni più volte espressi. Questa inaugurazione è la migliore dimostrazione che la Regione non si ferma ma continua a operare nell’interesse dei cittadini”. Lo ha dichiarato il presidente della commissione Sanità della Regione Lazio, Luigi Canali, intervenendo all’inaugurazione del Presidio Territoriale del Dipartimento di salute mentale della Asl Roma D a Fiumicino. “Questo territorio, questi cittadini, questi malati con le loro famiglie, voi operatori, – ha detto Canali rivolgendosi ai presenti- tutti avete pazientemente atteso la consegna di un luogo ‘degno’ e funzionale, come oggi lo vediamo: tutta la mia gratitudine quindi per quanti hanno contribuito alla sua realizzazione. In questa struttura non solo sarà possibile fornire cure adeguate, ma anche sviluppare una politica dell’inclusione per reintegrare i pazienti nella società. Troppo spesso chi ha problemi di salute mentale viene ghettizzato ed emarginato; bisogna invece prendere coscienza che i disturbi psichici sono malattie come le altre e come tali possono essere curati. Bene pertanto ha fatto la Asl Roma D a rispondere con fatti e non parole alla richiesta di una assistenza adeguata, creando questo presidio”.

“L’assistenza psichiatrica nella Regione Lazio deve essere alla base di una nuova alleanza tra tutti i protagonisti del sistema, e chi ha responsabilità pubbliche deve considerare obiettivo prioritario il miglioramento della qualità di vita di questo tipo di pazienti, fra i più vulnerabili. Questo è l’obiettivo della legge, da me presentata nel maggio scorso, per il riordino e il rilancio dell’assistenza psichiatrica regionale. La legge, formulata con il contributo di tutti i soggetti coinvolti (operatori del servizio pubblico e privato, associazionismo di pazienti e familiari, volontariato, società scientifiche, ordini professionali, mondo accademico), vuole risolvere i problemi sempre più complessi legati alla salute mentale, nel rispetto di livelli uniformi di assistenza, della dignità della persona, dell’appropriatezza nell’accesso alle cure, e intende fornire strumenti organizzativi e funzionali per nuove pratiche cliniche di intervento precoce nei soggetti giovani e di intervento intensivo territoriale. Lo scioglimento del consiglio – ha concluso il presidente della commissione Sanità- non ne consente l’approvazione definitiva, ma confido che il testo potrà essere riproposto alla futura amministrazione”.
tratto da: http://www.ilvelino.it 06/11/2009

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