ex op quartoPubblichiamo la lettera del Coordinamento per Quarto uscita sul giornale di Genova Il Secolo XIX: un invito rivolto al Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando al coinvolgimento dei cittadini, tutti, per la trasformazione e la rinascita dell’ex Ospedale Psichiatrico di Quarto.

Gentile Presidente Burlando,

scriviamo questa lettera per dirle che siamo contenti della firma “dell’accordo di programma” tra Regione, Comune, ARTE e ASL 3 che sancisce una nuova destinazione d’uso per l’ex OP di Quarto. L’accordo è una novità ed è frutto di una mobilitazione sociale e culturale che ha trovato ascolto nelle Istituzioni. Il Coordinamento, che ha promosso insieme alle famiglie, agli utenti e al Municipio Levante tale mobilitazione, non è stato un movimento di mera protesta ma soprattutto di proposta.

La rinascita di Quarto sarà possibile se saremo capaci di realismo, partecipazione e innovazione: per evitare sprechi e contestazioni inutili. Al contrario alcune dichiarazioni e alcuni fatti di queste ultime settimane vanno nella direzione opposta.

Innanzitutto la dichiarazione dell’Assessore Montaldo che afferma riguardo ai servizi per Alzheimer e Disturbi Alimentari: “saranno decisi mano a mano che procederemo”, (dov’è l’idea unitaria di programmazione?). Inoltre le delibere di ASL 3 che avviano un nuovo utilizzo degli spazi senza interloquire con il resto del “condominio”, e senza una regia integrata, contravvengono nel metodo e nel merito alla filosofia dell’accordo.

L’accordo afferma che le attuali strutture vanno mantenute, riorganizzate e innovate: il Centro Sociale ad esempio, importantissimo per le persone che vivono lo spazio dell’ex OP, ubicato nella parte di proprietà di Arte che andrà venduta, dovrà essere ricollocato attraverso una progettazione complessiva e unitaria, affinché rimanga un nodo relazionale importante e fruibile. Procedendo invece con la logica burocratico-amministrativa il Centro Sociale verrà sfrattato, senza che qualcuno si curi di come ricollocarlo.

Coinvolgere i responsabili dei servizi, i cittadini, i lavoratori e gli utenti aiuta a mantenere la complessità di questa rinascita. Il considerare la partecipazione come un ostacolo anziché una risorsa, ci autorizza a pensare che si voglia privilegiare la logica burocratico-amministrativa, che in questi anni ha prodotto solo abbandono e sperpero di denaro pubblico.

Ricordiamo quanto da lei detto nell’articolo del Secolo XIX dell’autunno del 2012, dove invitava tutti a progettare questo spazio “mantenendo memoria e nel contempo immaginando per esso una vita “nuova”.

L’accordo di programma sarà capace di far rinascere questo luogo solo se sarà il punto di partenza di una nuova Quarto, capace di privilegiare il confronto e la continuità tra le diverse funzioni pubbliche e private, di cura, di verde pubblico, di spazi sociali e culturali, affinché possano convivere nella diversità. Auspichiamo che le Istituzioni, a partire da quella da Lei governata, ritrovino la forza per continuare e ampliare il gioco di squadra, per far rinascere un sito dalla innegabile bellezza, che possiede potenzialità strategiche per l’intera nostra città.

Con Cordialità

Coordinamento per Quarto

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