“C’è una frase del vescovo di Benevento nell’intervista della Rete Sociale che mi ha colpito: che spesso dietro una bella iniziativa annunciata poi non si realizzi nulla di concreto” Ebbene voglio confermare che la determinazione della Asl e mia personale nell’attuare la nuova legge regionale sui budget di salute, è totale. Questa è la via intrapresa per la cura delle persone più deboli e con disagio psichico: quella dei Budget di Salutee dei Progetti Terapeutico Riabilitativi Individualizzati. E da questa strada non si torna indietro”. A queste parole del direttore generale della Asl, Michele Rossi, è seguito lo scrosciante applausi di pazienti, familiari, esperti e operatori della Sanità che ininterrottamente, per quasi 4 ore,  hanno dato vita all’happening “Impazzire si può”. Un incontro ruotato attorno a un ospite d’onore – Angelo Righetti – presidente del Comitato Scientifico della KipInternational School, autore del libro di Laterza su “I Budget di Salute e il Welfare di Comunità”e artefice della legge regionale n. 16, la prima del genere in Italia che indica come metterli in pratica. E Righetti oggi ha raccontato come si fa a costruire una cura a “misura di paziente” e a reperire i fondi per farlo, partendo da lontano: dal cuore dell’Africa dove insieme al mitico Gregoire, non solo ha liberato migliaia di matti che vivono la loro vita incatenati ad un albero, ma ha costruito per ciascuno di loro un progetto alternativo di vita basato, appunto, sui budget di Salute.

Così in uno snodarsi di testimonianze, interventi, fotografie, filmati, interviste e domande – coordinati da Serena Romano, presidente della Rete Sociale – si è fatto il quadro delle varie esperienze del genere fatte in Italia. A cominciare da Caserta, con quella straordinaria raccontata da Peppe Pagano ideatore della NCO: una sigla che in terra di camorra sta per Nuova Camorra Organizzata, ma da lui trasformata in Nuova Cucina Organizzata gestita da persone con handicap fisico e psichico; per passare a Benevento dove Angelo Moretti, ha illustrato il “Progetto si può fare” finanziato dalla Fondazione con il Sud che vede impegnati 24 partner in un progetto innovativo fatto di alloggi, lavoro e sostegno affettivo. E ricche di spunti sono state anche le considerazioni dei componente del tavolo di lavoro per la realizzazione della legge regionale fra i quali Pietro Crisci, Lorenzo Piombo, Salvatore Esposito. E come ha concluso il direttore sanitario Mino Ventucci: “E’ chiaro ormai che chi soffre di disagio psichico va curatoinnanzitutto con grande disponibilità e affetto. Ma da questo incontro emerge che anche le famiglie hanno un enorme bisogno di essere informate e preparate. Ciò che manca, infatti,è proprio una formazione vera, qualificata, intelligente. In questo senso gli interventi qualificati e le testimonianze cui abbiamo assistito oggi, sotto l’aspetto formativo, valgono più di tanti cosiddetti “corsi di formazione””

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