schermata-2021-05-22-alle-16-16-21Giovedì pomeriggio ho dovuto dire a Marco Cavallo che Giuliano stava proprio male. Cristina e Aurora mi avevano pregato di informarlo e di dirgli che non erano sicure che Giuliano riuscisse a superare la notte. Marco Cavallo ha nitrito di dolore. Un nitrito lamentoso che non avevo mai sentito prima. Ai nitriti di rabbia, di gioia ci sono abituato. Ha cominciato a scalpitare, a girare nervosamente in tondo. “Andrò a Firenze, e devo arrivare in tempo”.
Ho cercato di dissuaderlo ma lui, testardo come sempre, ha chiamato il suo amico Ippogrifo per farsi guidare in una rotta, la più breve possibile.
E così sono partiti, hanno superato l’Appennino e Marco Cavallo è stato vicino a Giuliano, che sicuramente ha sentito la sua presenza. Quando è venuto il momento Giuliano, allegro come sempre, è saltato in groppa al cavallo. Il cavallo azzurro, di nuovo, gioioso e allegro è volato in alto, in alto col suo caro amico poeta.
Ciao Giuliano Marco Cavallo.

Peppe Dell’Acqua

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