Vi aspettiamo all’Assemblea
Giovedì 30 giugno, ore 18.30
Sulla piattaforma Zoom
Per iscriversi >>>>>>> https://bit.ly/VI_ForumSaluteMentale

ATTENZIONE:
Cliccando sul link qui sopra, riceverete un modulo digitale nel quale vi verrà richiesto di inserire il vostro nome, cognome e indirizzo mail. Una volta che avrete compilato e rispedito questo modulo (tasto “iscriviti”), riceverete il link diretto per partecipare all’assemblea, che vi arriverà anche con una ulteriore mail da parte della stessa piattaforma Zoom. Da quel link potrete collegarvi all’incontro in video. 

Care amiche, cari amici,

l’ultimo incontro, la V assemblea, ha messo a fuoco il disegno di legge “Disposizioni in materia di tutela della salute mentale volte all’attuazione e allo sviluppo dei princìpi di cui alla legge 13 maggio 1978, n. 180”. Dopo quasi quattro anni abbiamo cominciato a riparlarne. Quando fu presentato al Senato un qualche entusiasmo venne espresso da quanti coinvolti in questa difficile storia. Da allora distinguo infiniti da più parti: “ci sono le leggi regionali”, “in questo clima politico…”; “e poi le risorse” e ancora altre litanie che hanno messo nell’angolo senza mai più discutere quel disegno di legge.

Negli interventi di Mezzina, Piccione e Rotelli durante il V Forum la freschezza, l’attualità, la necessità del Ddl si coglie in tutto il suo spessore. Lo stato della rete dei servizi di salute mentale, l’approssimazione e il decadimento delle politiche regionali, l’evidente povertà ormai non più tollerabile delle risorse, l’assenza di un governo centrale che governi, verifichi e controlli si legge tra gli articoli di quel disegno. Dal dibattito ha preso forma un’intenzione programmatica: il disegno di legge dovrà essere la nostra bandiera.

Si è fatto cenno, ma dobbiamo riaffrontare il tema, al disegno di legge dell’onorevole Magi. Per intenderci: ritornare sulla questione della perizia, delle Rems e cancellare dal codice penale gli art.88 e 89.

qui il link alla legge

>>>>>http://documenti.camera.it/leg18/pdl/pdf/leg.18.pdl.camera.2939.18PDL0135380.pdf

Di questo parleremo nel corso della VI assemblea. I due disegni di legge, insieme, possono far immaginare una possibile via d’uscita dalla confusione delle politiche regionali, da coercizioni, reclusioni, annichilimento. Crimini di pace quasi quotidiani accadono.

Di questi temi il Forum non può e non vuole perdere memoria e attenzione. Il carcere, è apparso evidente nel corso del dibattito sulle Rems, diventa di giorno in giorno più crudele e violento. Nei luoghi comuni che abbondano si dice sia diventato il terminale della inconsistenza delle Rems, dei pochi posti letto, del disastro provocato dalla chiusura degli Opg. Luoghi comuni e parole pesanti che manifestano una sorta di incomprensibile fascino che parti di alcune istituzioni (magistratura, amministrazione penitenziaria, psichiatrie di diversi ordini e grado) sembrano nutrire per l’ordine e le certezze dei “manicomi criminali”. Si direbbe per la “bonifica umana” del compianto Filippo Saporito. Ma se osserviamo con lucidità l’intero campo non possiamo non riconoscere la povertà di risorse, di culture e di organizzazioni che continuano a riprodursi nei dipartimenti di salute mentale sotto lo sguardo distratto se non interessato delle amministrazioni regionali. Il Ddl che continuiamo a chiamare Dirindin (ma anche Carnevali e Boldrini) con il Ddl Magi nelle discussioni delle assemblee del Forum (e sicuramente della prossima) non possono non essere responsabilmente proposti come unica via d’uscita da una condizione che a noi appare sull’orlo di un inarrestabile precipizio. A discutere della legge Magi abbiamo invitato Riccardo Magi, Franco Corleone e Pietro Pellegrini.

L’articolo di Roberto Mezzina “La pena e la cura. Servizi di salute mentale in Italia dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari” che troverete domenica su questa pagina, riassume ed esplicita tutto il percorso fatto in Italia che ha portato alla chiusura degli Opg, vi invitiamo a leggerlo, anche per rendere più condivisibili le conoscenze di base su questo tema.

Con Eugenio Borgna discuteranno alcuni giovani specializzandi confrontandosi con lui sull’ ultimo libro “L’agonia della psichiatria” e sulla forza del titolo che illumina ancora di più l’urgenza di uscire dall’angolo con i due disegni di legge, riguadagnare visibilità. Negli ultimi tempi, malgrado l’impegno di tavoli, conferenze e ministeri, poco o niente è accaduto e il declino, se non l’agonia, sono davanti ai nostri occhi e sembra che non si possa fare altro che essere spettatori. Cercando di diventare indifferenti.

Diventa sempre più pressante il problema dell’organizzazione. Abbiamo bisogno di organizzazione, di un’associazione, di momenti decisionali condivisi senza perdere la dimensione della piazza e dell’incontro intorno a un buon caffè. Su questo tema lavoreremo nel corso dell’estate.

E ancora, sollecitata da molti di noi, prende forma l’urgenza di una scuola di formazione per la salute mentale. Molti hanno frequentato alla scuola di filosofia i seminari: “ripensare Basaglia”. Gli operatori della salute mentale che numerosi hanno partecipato più volte hanno proposto al Forum di organizzare una scuola per la salute mentale con le modalità organizzative di quella scuola. Approfittiamo delle vacanze per pensare anche a una possibile convergenza con i filosofi sulla strutturazione dei programmi, per ritrovare con il tempo giusto amicizie, argomenti, scuole, gruppi, associazioni, decisori politici. Alleanze.

Per dire che lo sforzo che andiamo facendo pubblicando e selezionando tante buone suggestioni deve servirci per costruire la visibilità di un movimento, che c’è già e che fa fatica a trovare  le interlocuzioni che merita.

Intanto abbiamo trovato la nostra bandiera

Peppe Dell’Acqua