(ANSA) – TRIESTE, 13 FEB – Una ‘rete delle reti’ per portare nel mondo le ”buone pratiche” di Franco Basaglia nel settore della salute mentale: e’ quella nata oggi a Trieste, con il nome di ‘Conferenza mondiale permanente per la salute mentale’. A proporla e’ stato il direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanita’), Benedetto Saraceno, al termine del meeting mondiale ”Trieste 2010: Che cos’e’ salute mentale?”, conclusosi oggi nel Parco di San Giovanni, proprio quello nel quale Basaglia ”libero’ i matti” aprendo l’Italia e la salute mentale a nuovi orizzonti di cura e di vita. Per cinque giorni, nei padiglioni e nelle sale del Parco, piu’ di mille operatori del mondo della salute mentale, insieme a familiari, volontari, professionisti, intellettuali e giornalisti, provenienti da piu’ di 40 Paesi dei cinque continenti, hanno dato luogo a un’analisi profonda e ”fuori dagli schemi” dei nuovi confini che ha assunto oggi la salute mentale. Saranno proprio questi 40 Paesi i primi a impegnarsi nella ”Conferenza mondiale permanente per la salute mentale”, che fara’ riferimento a Franco Rotelli, attuale direttore dell’Azienda sanitaria triestina, e avra’ il sostegno dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (Oms), ”poiche’ – ha sottolineato Saraceno – appare perfettamente allineata con gli obiettivi prioritari” dell’OMS. La ”Conferenza” ha gia’ deciso le prime tappe del proprio cammino: dal 21 al 23 maggio la Conferenza sara’ a Belgrado (Serbia), poi a giugno sara’ a Lille (Francia) e a settembre a Sidney (Australia). Alla ”Conferenza”, pero’, non parteciperanno solo i Paesi presenti al meeting di Trieste (dall’Inghilterra al Brasile, dall’Australia alla Nuova Zelanda, dall’America Latina al Marocco alla Giordania, al Giappone), ma anche Paesi che non hanno potuto inviare delegazioni, come Messico, Paraguay, Colombia, molti Stati dell’Europa orientale e balcanica o dell’ex Unione Sovietica, come Armenia, Uzbekistan e Tajikistan. ”Alla luce della straordinaria partecipazione di questi cinque giorni di meeting – ha sottolineato il direttore del Dipartimento Salute Mentale di Trieste, Giuseppe Dell’Acqua – Trieste e’ stata candidata e voluta come luogo di riferimento per l’organizzazione e la promozione di percorsi formativi rivolti ai familiari di pazienti di tutta Italia”. ”Inoltre – ha anticipato Dell’Acqua – nei prossimi giorni si terra’ a Roma un’assemblea dedicata alla proposta avanzata dal giornalista Beppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, per una ‘Carta di Trieste’, sulla scia di quelle di Treviso (a tutela dei minori) e di quella recente di Roma (contro le discriminazioni degli immigrati)”. ”Trieste – ha concluso Dell’Acqua – si propone quindi come modello di buone pratiche per la salute mentale, come riferimento effettivo per le associazioni di familiari, gli operatori dell’informazione, gli utenti dei servizi”. Tra i progetti ai quali si pensa di dar vita c’e’ anche l’attivazione di una Scuola internazionale di sviluppo umano e cooperazione, appoggiata dalle Nazioni Unite e costituita da una rete mondiale di strutture del Sud e del Nord. (ANSA).

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