Riportiamo lo scambio di mail (e considerazioni) dopo la lettuta del ddl Disposizioni in materia di assistenza psichiatrica” a firma Marinello, Guzzanti, Barbieri, Ciccioli, Jannone, Picchi, Garagnani e Polledri.

Peppe Dell’Acqua a Luigi Benevelli (17/04/2012 20.03):

“caro luigi,

quando finirà questa storia!?

sono stanco.

qui in fvg stanno distruggendo tutto.

circola una proposta di “riforma” che, se passa, distrugge ogni cosa.

ho paura, credimi.

è la prima volta che mi succede.

vorrei trovassimo le energie per convocare un forum nazionale.

in ogni regione ormai difendendo la 18o, stanno devastando, violentando, uccidendo.

Lanzichenecchi!

ci sentiamo, salutami tanto ernesto e virgilio

peppe”

Luigi Benevelli a Peppe Dell’Acqua (18 aprile 2012 06:38):

“penso che anche stavolta gli è andata male (il governo ha mandato ciccioli affan..), però questa storia non finirà.

a me ha colpito il fatto di aver scoperto, casualmente, dal sole 24 ore sanità la notizia, per dire che nessuno dalla camera ha avuto l’accortezza e la cortesia di informare.

a me viene da pensare che bisognerebbe cominciare a mettere in discussione la titolarità delle Regioni sulla materia e quindi le radici di un federalismo ignorante e straccione (oltre che corrotto) e a ripensare a ridare un ruolo ai Comuni, tutto sommato molto più vicini ai cittadini.

intanto ciccioli cercava l’onore delle armi. poveraccio, s’è speso tutto questo tempo a rendere i tso necessari ed eterni, puntava sull’eternità di berlusconi e si è sbagliato.

ma hai ragione: il testo della 180 resiste perché i suoi avversari sono deboli e monotoni; nei fatti è stata stracciata da tutte le parti,

luigi”

Luigi Benevelli a Peppe Dell’Acqua (19/apr/2012, alle ore 18:43):

“caro peppe,

ieri, dopo aver risposto al tuo lacerante sentire, ho trascorso la mattinata e il primo pomeriggio a discutere a Brescia tesi di laurea di educatori professionali sanitari. e mi sono commosso perché ho sentito trattare, declinare con competenza e passione civile il “territorio”, la responsabilità dei professionisti, i diritti di chi sta male in una enorme quantità di situazioni (bambini con disabilità, donne detenute, anziani con demenza, pazienti psichiatrici, immigrate prostitute, donne abusate ecc. ecc.

ecco, mi sono detto, dove ha fruttato il germoglio della lotta antiistituzionale italiana, che dimostra e conferma la rilevanza dei fattori extraclinici nei percorsi di riscatto e salute.

molto deludente è invece l’nsediamento e il raccolto fra i professionisti medici, psicologi.

ma del resto Basaglia aveva indicato di “mettere tra parentesi” la malattia, cioè l’approccio clinico. negli anni le spinte delle compagnie farmaceutiche e di una rinnovata ricerca neuropsichiatrica sono diventate enormi e quegli interessi legittimano posti e carriere.

qualche tempo fa avevi indicato la necessità di tornare sulla questione e sviluppare una iniziativa.

se ne può parlare, intanto decine e decine di educatori professionali sanitari entrano in numerose squadre di operatori.

Luigi”

Write A Comment