Sono una donna separata, madre di un bambino, una brillante carriera lavorativa alle spalle interrotta di recente dall’attuale crisi economica. Sono innamorata di un ragazzo con disturbi della personalità bipolare, invalido all’80%, con un passsato difficile e futuro incerto, seguito dai servizi sociali. Non viviamo insieme, ci vediamo quando sono sola, senza bambino, quindi raramente. I famigliari giudicano il mio ragazzo “pericoloso” per me, per il mio bambino. Gli amici si allontanano, la maggior parte stigmatizza. Le varie “fatwe” si susseguono e mi fanno sentire sempre più sola, vergognosa, colpevole, irresponsabile…. Faccio psicanalisi e vado avanti giorno per giorno, cosciente che non posso guarirlo, ma col mio amore lo posso aiutare e lui aiuta me. Sarò forse matta anch’io ma non sono cieca. Condividiamo gioie e dolori quotidiani…

2 Comments

  1. Leda Cossu

    C’è qualcosa di diverso nella relazione col tuo ragazzo? Diverso dalle altre relazioni? C’è sempre qualcosa di diverso, l’importante è che ci sia “qualcosa”, una relazione emotiva importante. Nessuno salva nessuno, ma la vicinanza… è la cosa più bella che possiamo scambiarci fra esseri umani. La vicinanza è un punto di riferimento, una specie di cartello stradale, quando lo trovi fai un bel respiro di sollievo, ah ecco, sono quì, si passa di quà per ritrovare, ritrovarsi. Se non avessimo una mappa interiore disseminata di punti di riferimento.. come faremmo a vivere?
    L’importante è misurare le distanze necessarie in ogni relazione, oltre che le vicinanze, come accade con ogni essere umano. Immergersi riuscendo a mantenere lo sguardo dell’io, oltre che del noi, abbiamo bisogno di entrambe le dimensioni.
    La magia dell’incontro esiste, un’amica, un amico, una conoscenza interessante, un amore, perché rinunciarvi? Ciao. Leda

  2. Non è facile. Amo disperatamente un ragazzo affetto da schizofrenia. Lui lo sa e mi ama anche se a volte sembra non ricordarsene; ha trent’anni ma a volte è come se ne avesse cinque o cento….I suoi genitori sono persone meravigliose che per fortuna hanno accettato questo sentimento; non avremo mai una tranquilla vita a due ma amare significa anche condividere i dolori necessari ai piccoli passi avanti. Ogni giorno

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