gruppoNel pubblicare un ulteriore avanzamento del programma di “Impazzire si può 2012”, è già il momento per tutti di telefonare, scrivere, prenotarsi, contribuire.

Impazzire si può – Viaggio nelle guarigioni possibili – Per costruire un percorso di conoscenza comune

Trieste 2012 – Quarto Incontro nazionale di associazioni e persone con l’esperienza del disagio mentale. Parco Culturale di San Giovanni, 21 – 23 giugno 2012

Il convegno è organizzato dal Dipartimento di Salute Mentale di Trieste insieme al Gruppo di Protagonismo “Articolo 32”, alle associazioni  “Club Zyp”, Polisportiva “Fuoric’entro”, “Franco Basaglia”, “Luna e l’altra”, “L’Accademia della Follia”, “Larnia”, “Arià”, “San Martino al Campo” e in collaborazione col Forum nazionale Salute Mentale

Bozza di programma del 16 maggio

La versione finale e definitiva del programma sarà disponibile, come tradizione degli incontri del Forum,solo dopo la conclusione del convegno. L’assemblea di un forum, e di uno come il nostro in particolare, non può avere un programma definitivo se non a costo di limitare la partecipazione di quanti saranno presenti nella “piazza” che si organizzerà dal 21 al 23 giugno: l’unico programma definitivo possibile è quello del giorno dopo

Giovedì 21 giugno

Ore 10.00 – Direzione DSM

Apertura della segreteria e accoglienza

Ore 10.00–Sotto al Glicine

Raduno nazionale Radio per la Salute Mentale organizzato da Radio Stella 180 di L’Aquila

Ore 13.00 pausa pranzo

Ore 14.30 Teatrino Franca e Franco Basaglia

Assemblea nr. 1

Storie pazze. Sul narrare, testimoniare, raccontare. Le persone e i gruppi si presentano. Lella Costa dice del suo narrare. E chiunque altro abbia voglia di dire.

Pazzi in rete. Lettura del documento del Coordinamento Nazionale Utenti Salute Mentale. Discussione intorno alle esperienze locali. Costruzione dell’essere in rete La fatica per esserci.

Per ascoltare e per vedere. L’Assemblea nr. 1 intende segnare la cifra di tutto l’incontro triestino. Raccontare di uomini e di donne e di cosa accade quando si passa attraverso le istituzioni, le organizzazioni sanitarie, il rischio di non farcela e l’orgoglio della rimonta. Abbiamo capito che sono le sequenze semplici, gioiose o drammatiche, di successo e di fallimento che permettono di costruire comprensioni, scambi, possibilità. Il convegno si presenta come fosse una ricerca, nella pratica, per ricomporre la continuità delle storie,delle relazioni, del futuro possibile. Esserci come unica e irrinunciabile possibilità di essere protagonisti, cittadini attivi, soggetti politici, consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri.

“…Scriveva il drammaturgo Ernst Toller che essere nelle mani di uno psichiatra è come essere in balia di uomo che ha gli orecchi sordi e gli occhi ciechi” (Franco Basaglia, 1979)

Dalle 21.00 – Cinema Ariston

Proiezione film “Roba da matti”

Alla presenza del regista Enrico Pitzianti e di Gisella Trincas,Presidente UNaSaM, la storia di “Casamatta” e dei suoi otto ospiti, una strana famiglia allargata a Quartu Sant’Elena, in Sardegna.

Roba da matti racconta la storia di Casamatta, una residenza in cui vivono otto persone con disagio mentale. Col sostegno costante degli operatori si vive una vita normale in una casa speciale. Purtroppo la casa, dopo 17 anni di attività, rischia di chiudere a causa degli attacchi ostinati di amministrazioni locali decisea negare qualsiasi possibilità di cambiamento in Sardegna. Nel mutato clima politico anche le risorse tendono a scarseggiare e l’associazione che la gestisce non riesce più a far fronte alle spese, il contratto d’affitto è in scadenza e il proprietario non intende rinnovarlo.

Venerdì 22 giugno

Ore 9.00 Teatrino Franca e Franco Basaglia

Assemblea nr. 2

Pazzi per la Costituzione. La Costituzione italiana e la salute mentale.“Lo stato deve occuparsi dei cittadini per quello che fanno e non per quello che sono”. La questione dell’OPG, della misura di sicurezza, della pericolosità sociale. Racconti e testimonianze di successi, fratture, rimonte. Partecipano all’Assemblea, portando la loro esperienza, Daniele Piccione, Paolo Cendon…..

Impazzire si può garantiti dalla Costituzione. L’istituzione inventata: Servizi orientati alla guarigione. La questione della contenzione, delle porte chiuse, dell’abbandono. Le riforme regionali e il rischio della negazione dei diritti e dell’oscuramento della Legge 180. Racconti e testimonianze di successi, fratture, rimonte. Partecipano all’Assemblea, portando la loro esperienza Franco Rotelli e …

Per una Carta dei Servizi L’Assemblea nr. 2 discute della disomogeneità dei servizi di salute mentale, del rischio  che le persone corrono nel non essere riconosciute per quello che sono, per i bisogni che esprimono, per il desiderio di farcela che ognuno porta con sé. Oggi è evidente che i servizi possono/devono costruirsi per essere vicini alle persone e sostenere il loro desiderio di guarigione. Nelle singole realtà regionali riforme e organizzazioni tendono a accentrare poteri ead accorpare servizi, a rischio di negare ai cittadini possibilità di cura, di partecipazione e di protagonismo. Anche la questione della chiusura degli OPG rischia, nella rigidificazione e indebolimento della rete dei servizi, di continuare a essere una storia senza fine.

“.. intendete parlare di cittadinanza, di diritti che vanno riconosciuti a ciscuno, di buone pratiche, utilizzando un’espressione che sottolinea non solo l’efficacia terapeutica ma anche la bontà di un agire, carico di tensione etica, con l’intento di favorire uno stato di bene per la persona che non si compone solo dell’assenza di malattia mentale.” (Cardinale Carlo Maria Martini, 2002)

Ore 13.00 pausa pranzo

Ore 14.00 Teatrino Franca e Franco Basaglia

“L’orizzonte del mare, un viaggio nelle buone e cattive pratiche in psichiatria”. Prodotto dall’associazione Liberamente di Lovere (BG), ARCI Bergamo con il contributo della Fondazione Cariplo. Da un’idea di Maurizio Salvetti per la regia di Fabrizio Zanotti. Maurizio intraprende un viaggio nei territori della cura. Durante il percorso incontra Massimo che è passatoattraverso l’istituto per i minori, la comunità per i tossicodipendenti, il carcere, l’OPG, le comunità psichiatriche. Massimo si unisce a Maurizio e, lungo il percorso, saranno accompagnati dalle voci di testimoni, operatori, studiosi esperti che li aiuteranno a cercare di comprendere che cosa possono esserele buone e le cattive pratiche.

Ore 14.40 Teatrino Franca e Franco Basaglia

Assemblea nr. 3

Je so’ pazzo? La salute mentale è un bene comune. L’esperienza della crisi: riconoscerla, fronteggiarla, farla propria, superarla. Il ruolo dei Servizi di salute mentale. L’empowerment non è una destinazione ma un viaggio. Racconti e testimonianze per il superamento dello stigma, per l’affermazione della propria singolarità, per riprendere il potere sulla propria vita. Partecipano all’Assemblea, portando la loro esperienza Lorenza Magliano, Roberto Pardini….

Dalla Carta di Trieste alla lotta quotidiana allo stigma e al pregiudizio. L’Assemblea nr. 3 discute di che cosa accade quando le persone si trovano ad attraversare l’esperienza del disturbo mentale, i luoghi e le parole della psichiatria, il rischio di perdere e di perdersi. Parlare delle storie singolari e dell’esperienze vissute della crisi può essere il punto di svolta per cambiamenti insperati e inaspettati. Il pregiudizio che, a tutt’oggi, identifica le persone viene molto alimentato dai media quando parlano o scrivono di salute mentale.  Le esperienze stigmatizzantiostacolano pesantemente i processi di ripresa. L’ascolto delle testimonianze per com-prendere e con-dividere.

“Je so’ pazzo, je so’ pazzo e vogl’essere chi vogl’io … Pecchè so’ pazzo, je so’ pazzo, ed oggi voglio parlare!” (Pino Daniele, 1979)

Sabato 23 giugno

Ore 9.00 Teatrino Franca e Franco Basaglia

Assemblea nr. 4

Il lavoro che mi fa impazzire. Contratto sociale, lavoro e lavori al tempo della crisi. Alla ricerca di nuovi scenari: il lavoro nelle terre di camorra e non solo. Racconti di esperienze, progetti, desideri, fallimenti e riprese delle persone con disagio mentale nel loro rapporto con il mondo del lavoro. Partecipano all’Assemblea, portando la loro esperienza Peppe Pagano,

Per ridiscutere la formidabile storia del lavoro e delle imprese sociali. L’Assemblea nr. 4 discute delle forme del lavoro, dell’impresa sociale e della sua crisi, della ricerca di lavori possibili, di esperienze singolari, dei successi e della fatica delle persone per restare nel contratto. L’articolazione concreta del diritto al lavoro nella vita delle persone con disturbo mentale è un terreno di ricerca, di esplorazione e di possibilità. Purtroppo, in molti luoghi, è ancora ‘un cono d’ombra’.

“Alla domanda: “si può guarire?”, senza la minima esitazione il giovane rispose: “Guarire? Certo che sì, se il problema fosse quello. E’ che l’idea di star bene, l’idea di guarire – come dite voi – spaventa, perché la malattia è una dipendenza. E quando la togli,si spalanca una voragine che bisogna riempire, ma se non sai come, se nessuno ti aiuta a metterci qualcosa d’altro dentro a quel buco, allora tu preferisci restare com’eri. Almeno sai le regole del gioco; bello o brutto, quel gioco tu lo conosci, lì tu giochi in casa tua. E la malattia, per quanto assurdo potrà sembrare, ti copre le spalle”. (Da un corso di formazione, 1999)

Ore 14.30 Direzione DSM

Proposta di assemblea autogestita per un confronto tra coloro che vogliono conoscersi meglio ed interagire tra di loro.

Dalle 18.30

La tradizionale festa della vigilia: I fuochi di San Giovanni/Sveto Ivanski Kresovi. Organizzata dalla Ass. “Franco Basaglia” in collaborazione con le cooperative sociali, accoglie gli ospiti del convegno con musica, stand enogastronomici dei prodotti tipici locali. Spazio musicale con giovani autori, esibizione di gruppi musicali.

Alle 23.00 l’accensione “Fuochi di San Giovanni”. 

Nel 1979 la prima festa dei falò voleva segnare la fine del manicomio, finalmente! Il manicomio, luogo separato e di separazione, fuori dal contratto sociale e fuori dalla storia, luogo di distruzione, di paura e di morte era stato progressivamente penetrato, svuotato e “distrutto”. Ogni banale azione tesa a questo obiettivo diventava momento di festa: l’apertura del reparto chiuso da sempre, l’uscita dei matti per le strade della città, l’apertura del bar, l’assemblea e tante altre azioni semplici e banali vietate dal manicomio.La festa diventava il momento di comunicazione e di partecipazione di tutti a queste “cose meravigliose” che stavano accadendo Uscire dal manicomio, entrare a migliaia nel manicomio era trasgressione, significava cominciare a rimuovere pesanti macigni di luoghi comuni, di paure, di fantasmi; e quella trasgressione era festa, e quella festa era salutare: i matti e i sani fanno festa insieme.La separazione tra salute e malattia, tra normalità e follia si faceva sottile. Quella festa, come tutte le feste, rendeva visibile ciò che era invisibile e nel riconoscimento di se stessi negli altri e degli altri in se stessi, determinava la nascita della solidarietà e produceva nuovi e impensabili legami sociali.

La festa dei falò, come tutte le feste del fuoco, affonda le sue radici molto lontano nei secoli. E’ un momento di partecipazione collettiva ai fenomeni naturali, all’alternarsi delle stagioni, ai cicli della terra. Riproporre questi temi, rafforzare una tradizione per San Giovanni, per tutti noi, mai perduta significa trovare un momento concreto di aggregazione, di conoscenza, di partecipazione ai ritmi naturali, al respiro del tempo.

La coincidenza di impazzire si può con i falò di San Giovanni è semplicemente magica.

Segreteria organizzativa:

e.mail:

impazziresipuo@libero.it

forumsegreteria@yahoo.it

telefono: dalle 10.00 alle 13.00, lun – ven 040 399 7587 / 7353

(in allegato il programma stampabile, la scheda d’iscrizione, alcune soluzioni alberghiere)

scheda iscrizione

soluzioni_alberghiere

programma_16_05

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