Sono stati ascoltati ieri otto dei 17 indagati per la morte di Francesco Mastrogiovanni, l’insegnante cilentano di 61 anni deceduto lo scorso 4 ago­sto nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Vallo della Lu­cania. Il gip ha interrogato otto tra medici e paramedici, compreso il primario del reparto Michele Di Genio. Mastro­giovanni, ricoverato con un trattamento sanitario obbliga­torio (Tso) il 31 luglio, era deceduto quattro giorni dopo. Numerosi gli aspetti ancora non chiari della vicenda, e tra questi i segni di costrizione rilevati su polsi e caviglie del paziente al momento dell’autopsia. «Di Genio ha chiarito la sua posizione al magistrato – hanno affermato i suoi legali, gli avvocati Fasolino e Di Genio al termine dell’ interrogato­rio – e ha spiegato che in qualità di direttore di dipartimen­to di igiene mentale dell’ex Asl Sa 3, ha disposto e fatto eseguire tutto l’iter amministrativo e formativo relativo ai centri di Salute mentale presenti nel comprensorio.». I lega­li hanno inoltre aggiunto che, nei giorni in cui Mastrogio­vanni era ricoverato, «il dottor Di Genio è stato in reparto non più di due minuti, e non per causa di servizio.». Previ­sto per venerdì l’ interrogatorio degli altri indagati.

tratto da: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it 10/12/2009

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