(ASCA) – Roma, 10 dic – Aumenta in Italia l’ospedalizzazione psichiatrica nella fascia d’eta’ fra i 12 e i 15 anni. Lo rileva la Relazione sullo Stato Sanitario del paese, presentato oggi al ministero della Salute, che sottolinea come il fenomeno, segnalato dall’OMS, si riscontri anche negli altri Paesi e come stia assumendo una rilevanza significativa sia in termini di incidenza che di impegno assistenziale.

Secondo alcuni studi recenti, condotti sia a livello nazionale che locale, in Italia la prevalenza dei disturbi mentali piu’ comuni (depressione, distimia, disturbo d’ansia generalizzata disturbo di panico, fobia semplice, fobia sociale, agorafobia, disturbo post-traumatico da stress, disturbo da abuso/dipendenza da alcool) nella popolazione generale non e’ inferiore al 7%. I dati relativi alle situazioni di acuzie, fanno emergere un tasso di 26,7 ricoveri psichiatrici per 10.000 abitanti. I Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO) rappresentano il 9% di tutti i ricoveri annui in Italia, ed il tasso per 10.000 abitanti e’ pari a 2,5, con una marcata variabilita’ regionale. Per quanto riguarda le attivita’ svolte nei Centri di salute mentale, i dati di prevalenza indicano che i pazienti in trattamento attivo in 626 Centri censiti sui 708 totali sono 457.146 con una media per servizio di 730 pazienti in trattamento attivo. La percentuale piu’ alta di presenze e’ femminile, con il 56,5% a fronte del 43,5% degli uomini. La classe di eta’ piu’ rappresentata e’, per entrambi i sessi, quella 18-44 anni, anche se in generale la popolazione femminile e’ piu’ anziana.

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