L’assessore Russo: «Decisione necessaria»

E’ il primo provvedimento in seguito al sopralluogo della commissione parlamentare d’inchiesta. Entro il 30 giugno altri reparti andranno trasferiti al Papardo

Si cominciano a vedere i primi effetti del sopralluogo della commissione parlamentare d’inchiesta sulla Sanità. Da oggi, come “prescritto” dalla delegazione guidata dal senatore del Pd Ignazio Marino, che giovedì scorso è stata a Messina, il reparto di Psichiatria del Piemonte sarà chiuso «e i pazienti – informa il direttore generale dell’azienda Papardo-Piemonte Armando Caruso – verranno trasferiti in parte al Policlinico e in parte al Papardo». Psichiatria, o dipartimento di Salute mentale, era il reparto (l’unico di competenza dell’Asp) sul quale sia la commissione che i Nas avevano puntato il dito in maniera più decisa: carenze sia di sicurezza (è uno dei padiglioni non a norma del Piemonte) che igienico-sanitarie.

Si avrà tempo fino al 30 giugno, invece, per la chiusura ed il trasferimento al Papardo degli altri reparti a rischio crollo: oculistica (che dovrebbe cambiare sede nei prossimi giorni), otorinolaringoiatria, anatomia patologica, angiologia, malattie respiratorie, neurologia, endocrinologia. Come emerso dal sopralluogo di giovedì scorso, il Piemonte rimarrà in vita come D.e.a., Dipartimento di emergenza e accettazione. Sarà ovviamente mantenuta, oltre al Pronto soccorso, la cosiddetta “Piastra chirurgica”, l’ala nuova del Piemonte, oltre ai padiglioni 4, 5 e 6, che però necessiteranno di un adeguamento e di un’opera di consolidamento. In definitiva saranno questi i reparti che rimarranno nello storico ospedale di viale Europa: : rianimazione, radiodiagnostica, medicina, cardiologia, Utic (Unità terapia intensiva coronarica), chirurgia generale, traumatologia, ortopedia e il polo materno infantile.

«Rispetteremo le disposizioni della commissione – ha dichiarato Caruso – e insieme con l’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo abbiamo stilato un piano per fare in modo che l’ospedale Piemonte non chiuda, ma che parte delle strutture e delle attrezzature che si trovano nei reparti a rischio vengano spostati». Un ospedale più piccolo e sicuro, un polo d’eccellenza dell’emergenza. Queste le intenzioni, sui quali sarà doveroso vigilare perché Messina non perda l’unico ospedale del centro città.

E sulla situazione del Piemonte è oggi tornato a parlare anche l’Assessore regionale alla sanità Massimo Russo, in visita alla cittadella Universitaria. Rispondendo alle domande dei giornalisti, infatti, il rappresentante del governo Lombardo ha ribadito che la chiusura del reparto di Psichiatria si è resa necessaria a causa del forte rischio sismico, che però riguarda tutti i padiglioni. «Adotteremo comunque- ha concluso Russo- interventi affinchè si possa restituire alla città questo importante centro di assistenza».

(da Tempo Stretto)

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