Leggiamo in questi giorni diversi articoli di giornali locali salernitani sul tema “detenuti psichiatrici” (o simili) e sulla programmazione dell’apertura a Mariconda di una struttura residenziale per malati mentali autori di reato che a molti appare confortata oggi anche dalla conclusione dei lavori della Commissione d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale del Senato italiano, presieduta dal sen. Ignazio Marino Marino, e dall’approvazione in Senato di un emendamento, da aggiungere al cosiddetto “Decreto svuota carceri”, in cui si indicano “disposizioni per il definitivo superamento degli Opg”.
Leggiamo ancora sui quotidiani locali dichiarazioni politiche pro e contro la struttura di Mariconda che risultano , a nostro parere , scollegate dalla complessità che la questione imporrebbe.
Sui “matti” si è fatto e si fa ancora troppa speculazione ideologica ed economica. Da una parte ne vengono ignorati i bisogni dall’altra sono oggetti di sfruttamento.
La Commissione Marino ha certamente inteso riparare ad un torto che da anni si perpetua ai danni del grado di civiltà della nostra nazione, La Commissione stessa ritiene peraltro che: “… le modificazioni dianzi auspicate debbano costituire soltanto il primo passo – da muovere quanto prima, anche con il ricorso a strumenti legislativi di urgenza – verso la successiva abolizione dell’istituto della non imputabilita`.
Il cammino, quindi, per un reale rimedio a quello che possiamo considerare un residuo fascista (legge Rocco) – e quindi il cammino per il superamento degli OPG – è ancora lungo e appena iniziato .
I finanziamenti che si prevedono per i processi di superamento degli opg dovrebbero supportare percorsi di cura e presa in carico centrarti sulla persona, ragionevolmente mirati alla sua restituzione al sociale, e non utilizzati per la creazione di fittizie od inappropriate residenze che riprodurrebbero l’antica logica della custodia e della separazione, ovunque vengano allocate. Infatti gli obblighi istituzionali di un DSM sanciti dal DPCM 1.4.2008 e dalla DGRC n. 858 del 8 maggio 2009, indicano la obbligatorietà invece della presa in carico degli internati negli OPG da parte dei Dipartimenti attraverso progetti terapeutici riabilitativi , dopo che le sentenze della Corte Costituzionale, del 2003 e 2004, hanno spalancato anche la possibilità di trattamenti alternativi all’OPG in ogni fase.
La questione OPG va quindi affrontata nella globalità della questione Salute Mentale. Non è pensabile che in un territorio in cui ormai i Lea per la Salute Mentale sono in larga misura disattesi , dove i bisogni più elementari delle persone con disturbo mentale non trovano risposta , si possa ancora una volta proporre la creazione di strutture inutili se non dannose con aggravio ingiustificato della spesa sottratta a soluzioni più efficaci, più efficienti e, quindi, certamente più appropriate
Il Comitato Promotore Forum Salute Mentale Salerno