image003Il comitato incontra la direzione: l’unica soluzione è la chiusura delle strutture.

Roma, 17 Maggio 2011

La manifestazione promossa oggi dal comitato StopOpg davanti all’ospedale giudiziario di Aversa ha ribadito l’urgenza di accelerare la chiusura di queste strutture, che, per loro natura, sono luoghi di sofferenza e persino morte. Durante la mattinata una delegazione del comitato promotore ha incontrato la direzione dell’Opg. L’incontro ha evidenziato come, nonostante gli sforzi che pure si sono compiuti grazie al lavoro di tanti operatori, per offrire assistenza e inserimento sociale alternativi all’opg e per migliorarne le condizioni di vita interne, la vera soluzione sia la loro chiusura definitiva. Perché, come i manicomi, sono una risposta sbagliata e incivile ad un bisogno di cure. In particolare l’incontro ha evidenziato i ritardi con cui le regioni da cui provengono i cittadini internati (ad Aversa circa 1/3 sono campani, i restanti 2/3 residenti in altre regioni) stanno organizzando la presa in carico. E ciò chiama in causa direttamente i Dipartimenti di Salute Mentale e il bisogno di un loro potenziamento. Altrettanto importante è fermare l’ingresso o il rientro in Opg che viene disposto dalla magistratura. Ciò è possibile attivando misure alternative di assistenza, così come indicano chiaramente le sentenze della Corte Costituzionale. Il comitato StopOpg ribadisce, quindi, la richiesta di un piano straordinario di interventi da parte di Governo e Regioni, compresa la nomina di commissari ad acta per la chiusura degli Opg, rafforzando e diffondendo le buone pratiche di assistenza alternativa all’internamento.per informazioni: info@stopopg.it, 328 4530536

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