Verona, 29 ott – I cittadini veneti con patologie di tipo psichiatrico assistiti negli Ospedali o nei servizi territoriali sono 67.170, pari a 16,7 persone ogni 1000 residenti, con un’eta’ media di 51,9 anni, e con prevalenza delle femmine (58%). Si concentrano, sia tra i maschi che tra le femmine, nella fascia tra 40 e 50 anni d’eta’. Tra le femmine, il 30% ha piu’ di 64 anni; tra i maschi la percentuale degli anziani scende al 21%. Le patologie piu’ frequenti sono la schizofrenia (24%), la depressione (18%), le sindromi nevrotiche (17%) e le psicosi affettive (16%). Complessivamente nei Servizi Territoriali, sono state erogate in un anno 1.346.334 prestazioni, mentre i ricoveri ospedalieri sono stati oltre 20.000. Questi e molti altri dati compongono il nuovo Rapporto Annuale sulla Salute Mentale nel Veneto, redatto con il supporto del Servizio Epidemiologico Regionale, che e’ stato presentato oggi a Verona dall’Assessore regionale alla Sanita’ Sandro Sandri, presenti tra gli altri il Direttore Generale dell’Ulss 20 Giuseppina Bonavina, il Preside della Facolta’ di Medicina dell’Universita’ Scaligera Michele Tansella, il responsabile del Servizio Epidemiologico Regionale Paolo Spolaore e il dirigente del Servizio Tutela Salute mentale della Regione Lorenzo Rampazzo. Il Rapporto e’ gia’ scaricabile dal sito www.regione.veneto.it/salutementale. ”I problemi collegati alla salute mentale – ha detto Sandri – hanno una notevole incidenza sul sistema-salute complessivo del Veneto. Di conseguenza la Regione vi dedica una particolare attenzione, al punto di aver realizzato uno specifico Progetto Obiettivo, che contiamo di attivare a fine anno, una volta concluso l’iter in commissione del Consiglio. Il fulcro sara’ il Dipartimento di Salute Mentale che gia’ oggi costituisce un ottimo esempio di integrazione ospedale – territorio”. Da parte sua il Professor Tansella ha messo in guardia i giovani: ”L’eta’ in cui si manifestano queste patologie – ha detto – e’ in forte diminuzione e all’insorgenza di tante psicosi contribuisce anche l’uso e l’abuso di sostanze come alcool e droghe, a partire dalla marijuana”. I dati elaborati nel Rapporto si riferiscono all’anno 2008. Del totale dei pazienti trattati, 54.749 (l’81,5%) hanno richiesto e ottenuto assistenza solo territoriale; 5.694 hanno avuto necessita’ di assistenza ospedaliera (l’8,5%); 6.727 hanno ricevuto sia l’una che l’altra. L’attivita’ dei Servizi Psichiatrici Territoriali ha riguardato 62.600 utenti, il 42% dei quali inviati dal medico di medicina generale; negli altri casi si e’ trattato soprattutto di una richiesta diretta del paziente. Sempre nel 2008, sono state erogate 182.000 giornate di presenza presso strutture semiresidenziali per 3.265 utenti, mentre le giornate di presenza nelle strutture residenziali sono state 181.000 per 888 persone. Le Strutture Residenziali operanti in Veneto sono ben 348, il 71% delle quali a gestione diretta delle Ullss, con un totale di 3.202 posti letto. Per quanto riguarda invece l’attivita’ ospedaliera, erogata con 800 posti letto distribuiti su 40 Reparti, essa ha fatto registrare 20.065 ricoveri, riferiti a 14.500 persone, delle quali circa un quarto ha avuto necessita’ di piu’ di un ricovero nei 12 mesi. Nel periodo 2000-2008 i ricoveri sono comunque diminuiti del 25% nelle strutture pubbliche e del 17% in quelle private: un fenomeno che riguarda soprattutto i reparti di medicina e di riabilitazione-lungodegenza, mentre non appare cosi’ marcato per i reparti psichiatrici. Gli Ospedali veneti hanno anche ricoverato e curato 2.532 pazienti provenienti da altre Regioni, prevalentemente Lombardia (28%), Friuli Venezia Giulia (16%) e Provincia Autonoma di Trento (13%); un ulteriore 8% riguarda cittadini residenti all’estero. Alla data del 31 dicembre 2008, operavano presso i Dipartimenti di Salute Mentale 3.243 operatori complessivi, pari ad un rapporto di circa un operatore ogni 1.500 abitanti, sostanzialmente come previsto dai Progetti Obiettivo nazionale e regionale. In generale, il rapporto tra utenti psichiatrici e popolazione assume valori piu’ elevati nelle Ullss di Rovigo, Adria, Belluno e Bassano, e piu’ bassi nelle Ullss di Treviso, Legnago e Bussolengo. fdm/mcc/lv 291418 OTT 09 NNNN

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