locandina_stampaSe vuoi andare veloce, corri da solo.

Se vuoi andare lontano, corri insieme a qualcuno.

(Proverbio africano)

I campi di sterminio. La psichiatria  non può dimenticare

Conferenza sul tema razzismo e segregazione psichiatrica, 24 marzo 2015, Cascina Clarabella – Iseo

Nell’aprile del 1944, Lidia Beccaria Rolfi (1925-1996), maestrina di 19 anni al primo incarico, viene arrestata dai nazi-fascisti e consegnata alla Gestapo come collaboratrice e staffetta delle formazioni partigiane attive in valle Varai­ta. Trascorre tre mesi nelle carceri di Cuneo, Saluzzo e Torino. Infine viene trasferita con va­goni bestiame nel Lager di Ravensbrück dove è liberata dalle truppe sovietiche durante la marcia della morte dei primi di maggio del ‘45. Tornata in Italia, si dedica all’ insegnamento ed alla testimonianza della sua esperienza di de­portata politica.

Scrittrice, amica di Primo Levi, pubblica con Ei­naudi “Le donne di Ravensbrück” (1978); “L’e­sile filo della memoria” (1996) e “Il futuro spez­zato” (Rolfi-Maida, ed.Giuntina, 1997). Su di lei Bruno Maida pubblicherà nel 2008 una biogra­fia “Non si è mai ex-deportati” (UTET). Parteci­pa attivamente anche alla vita politico-ammini­strativa della sua città (Mondovì) diventandone Assessore e vice-Sindaco fino al 1993.

Aldo Rolfi, suo figlio, partendo dalla vicenda personale ha effettuato uno studio storico sul tema della deportazione e dello sterminio dei soggetti diversi nel Terzo Reich. Si è così im­battuto nei vari programmi di pulizia della razza ariana che a partire dal 1938 furono attuati in Germania. I malati di mente, i malati incurabili (principalmente cardiopatici), gli handicappati, sono le categorie che furono oggetto dei pro­grammi di razionalizzazione della società, della spesa sanitaria e sociale e del programma di eugenetica che avrebbero dovuto portare alla realizzazione della razza ‘pura’.

Collegandosi al racconto personale e allo studio storico di Aldo Rolfi, Peppe Dell’Ac­qua, psichiatra già Direttore del DSM di Trie­ste, racconterà le alterne vicende della psi­chiatria italiana, con particolare riferimento all’attualità degli Ospedali Psichiatrici giudi­ziari che con una legge apposita nel marzo 2015 saranno chiusi.

Ma siccome la chiusura di un luogo di reclu­sione non significa la libertà per gli internati e per la popolazione, Dell’Acqua parlerà pri­ma di tutto dei rischi effettivi di trasformazio­ne degli ex OPG in piccole carceri diffuse sul territorio (REMS). Lancerà poi la sfida per la realizzazione di servizi psichiatrici territoriali alternativi alle REMS basate sul rispetto del­la dignità umana.

Andrea Materzanini, Direttore del DSM di Iseo, parlerà dei progetti di superamento delle strutture di segregazione, verso stru­menti di assistenza e cura nel territorio af­frontando il tema della Psichiatria di Comunità.

Franco Milani, in qualità di Dirigente della Regione Lombardia, illustrerà lo posizione attuale della Regione nei confronti della Sa­lute Mentale.

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